1. Secchione! Genesi di un padrone - parte 09


    Data: 05/04/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Naughty Bard

    ... ansimanti e mugolii goderecci.Dopo un po�, però il giovane estrasse la verga provocando le proteste di lei:�Hey! Non ti fermare! Daiiiii!!� lui rise e le dette una sonora pacca sul sedere:�Silenzio, schiava!� appoggiò la punta del cazzo sull�entrata del suo ano �Non mi starai mica dando ordini, per caso?!� aggiunse e ci sputò su un paio di volte per lubrificarle il buco. Il suo intuito femminile, chiave della loro intesa quasi perfetta, stavolta si era attivato con un istante di ritardo, non capendo subito le intenzioni del suo esigente amante.Gli sorrise dolce:�mmmm� hai ragione padroncino, perdonami�. mmmmm� anzi, no� punisci questa stupida schiava, puniscimiaaaahhhh� le aveva infilato dentro due dita:�Punirti? Sicuro!� tolse le dita e c�infilò il cazzo, facendola sciogliere nel piacere ��non appena avrai finito il tuo dovere da sborratoio ti punirò, schiavetta impudente!� le disse divertito mentre aveva già cominciato a chiavarla.�Aaaahhhh siiii padroncino� siiiii!!!� replicò felice lei, ormai quasi arrivata all�orgasmo.Che buchi fantastici che aveva il suo giocattolo vivente, stretti e caldi al punto giusto, era sempre difficile resistere a lungo. Si chinò in avanti appoggiando le mani a terra e il petto sulla schiena di lei in una posa tutt�altro che umana. Muoveva il bacino avanti e indietro con lo scroto pesante che gli dondolava isterico da una parte all�altra finché, pian piano sentì l�orgasmo salirgli in canna pochi secondi dopo di lei. Che goduria riempirla ...
    ... nuovamente di sbroda bollente come infinite volte prima. Impossibile stancarsene, difficile privarsene.Rimase dentro, dando altre quattro o cinque spinte lente e sicure, per prolungare il piacere. Poi si raddrizzò ed estrasse lo scettro del comando, restando dritto, in ginocchio, a riprender fiato. Lei si voltò senza dire una parola e fagocitò il pezzo di carne per pulirglielo. Venti, forse trenta secondi in cui lui a fatica la guardava, in quell�operazione di routine, intento a riprendersi dal piacere. Poi si alzò in piedi lasciandola in ginocchio sul pavimento e si sdraiò in mezzo al letto con un liberatorio sospiro. Fu lei la prima a parlare. Dalla scrivania aveva preso un bicchiere e rivolgendosi a lui:�Padroncino posso? Ho tanta fameeee�.� gli disse infantile ed irresistibile. Damian rise, come al solito.�Hehehe! Fa� pure!� lei gli tirò un bacetto, contenta e posizionò il bicchiere a terra. Ci si accovacciò sopra e, rilassando lo sfintere, lasciò uscire il seme del suo padroncino che la guardava dal letto con un sorrisetto. Svuotatasi, se lo portò alle labbra ed aspettò paziente che il fluido vischioso e bianchiccio le colasse in bocca.�mmmmm�.� commentò con la lingua in fuori, tentando di leccare il fondo del bicchiere, dopo aver ingoiato il grosso della sbobba.�Buona come al solito?� canzonò il giovane padrone, ottenendo un�espressione un po� impertinente:�Ovvio, stupidino! E� la tua!� gli disse e lui rise.Finito lo spuntino lo guardò e con un finto broncio disse:�Vuoi ...
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