1. La scelta


    Data: 06/04/2020, Categorie: Sentimentali Autore: giangitestardo

    Ho deciso di scrivere un racconto inserendo alcune terminologie adolescenziali e regionali. Come una bambola di ceramica stai appoggiata ad un muro della tua cameretta e hai coperto il tuo viso pallido con i tuoi lunghi capelli biondo cenere . Con la testa abbassata alzi il tuo sguardo piena di malizia verso di me mentre mordi il tuo labbro. " Sverginami..fammi tua..imparami tutto" e abbassi le spalline del tuo vestitino facendolo cadere senza vergogna ai tuoi piedi. " Tu sei pazza.. non sono il porco che tu pensi" ti sussurro mentre evito di guardarti e dirigendomi verso la porta socchiusa. Incalzi con la tua voce stridula al mio rifiuto " eh si..tu sì l' omm bbuon..l' uomo che rispetta le mogli degli amici." Hai la mia attenzione,ti guardo e cerco di capire dove vuoi andare a parare. La tua risata riecheggia nella stanza. " Vi ho visti..anzi..ti ho visto scopare mammina mentre faceva la lavatrice.Nemmeno la porta avete chiuso pensando che io non c' ero ." Ti tocchi...una mano che tortura il capezzolo..l' altra che si infila nelle mutandine . "Dimmi lei cosa ha più di me" e spingi il tuo corpo verso di me. "Sono più giovane,più bella...sarai il mio unico uomo a cui darò e farò tutto. " L' aria si fa pesante,scanso il tuo orsetto di peluche che hai lanciato con rabbia e ti vedo arrivare scivolando ai miei piedi. Le tue mani stringono la stoffa dei miei pantaloni,si fanno più audaci..con le dita cerchi di tirare giù la cerniera. " Scusa...scusa..scusa. Dai..Tiralo ...
    ... fuori...fammelo vedere ." Lecchi le tue labbra e cerchi di sembrare una donna esperta.." so fare i bocchini con l' ingoio ,zietto mi fa pure i regalini quando gli lecco il buchino del culetto". « Nooo! » grido in me stesso. Allungo una mano aperta sulla tua bocca,le dita ti stringono le guance e l' odio esce dalle mie parole crude " zoccola di merda.. hai solo 12 anni e già sei così depravata...e pensare che i tuoi genitori ti credono una santarellina ". La voce di tua mamma e i suoi passi mi aiutano a scappare via mentre mi urli "Ricchione". Dal quel giorno non sono più venuto a casa tua negandomi anche telefonicamente ma ti ho sempre incrociata mentre facevi filone al liceo per frequentare quel balordo "fatto" di crack . Sei cambiata: il divorzio dei tuoi,la fuga di tuo padre con una ventunenne dell' est e i pianti di tua madre ti hanno resa più aggressiva .Molte sere ti ho visto girovagare nei pressi di casa mia,avvicinarti alla porta di ingresso ma poi andare via. Poi stasera.. bussi alla mia porta portando con te l' esasperazione della tua età.Apro e ti vedo davanti a me sull' uscio. " Ciao Gian " e rimani con le braccia incrociate sul petto. " Ciao Giu " e cerco di capire la ragione del perché tu stai qua. " Sono venuta per dirti grazie " Mi fa male la testa « grazie ? » Abbassi lo sguardo ridendo. " Se ti dico grazie una ragione c' é anche se non potrai capire " Stavolta sono io ad incrociare le braccia rimanendo in silenzio. " Il giorno dopo che sei scappato via come un infame ho ...
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