1. 143 - Arianna al Grand Hotel sverginata da suo padre


    Data: 19/11/2017, Categorie: Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... sedette sul letto e iniziò ad infilarsi i calzini, poi le mutande e via via tutto il resto. Infine, nuovamente seduto sul letto indossò dei mocassini inglesi rossicci, se li allacciò e fu pronto. Arianna, nonostante il rumore, che pur facendo attenzione, Guido aveva per forza di cose provocato, dormiva ancora beatamente. Lui, vestito di tutto punto, si sedette dalla parte di lei, sul bordo del letto e le sfiorò con i polpastrelli la vellutata pelle della schiena, Arianna si lamentò come se la cosa le desse fastidio, poi lentamente si girò supina, quindi aprì gli occhi e vide suo padre che la guardava.�Ciao pà, ma che ore sono??��Le otto e un quarto, è ora che ti alzi sai??��Noo, daiii, lasciami dormire ancora cinque minuti ti pregooo�.��Ok, io intanto scendo giù nella Hall�.��No, aspetta papi, mi alzo adesso, aspetta, così scendiamo assieme e facciamo colazione anche assieme�..��Dai, allora sbrigati, come vedi io sono pronto�..�La mano di Arianna si appoggiò sulla coscia di suo padre, lui fece per alzarsi ma lei gli buttò le braccia al collo e lo attirò a se. Gli schioccò un bacio sulla bocca e poi si mise a sedere al suo fianco.�Paparino, sei stato cattivo sai, potevi svegliarmi prima, quando eri ancora a letto, così cominciavamo bene la giornata����Piantalaa�.. muoviti, vatti a lavare e vestiti un po� in fretta, per le nove e mezza abbiamo un appuntamento in fiera.��Un appuntamento??? Ma con chi scusa??��Con una ditta che fornisce macchinari per la logistica dei magazzini ...
    ... automatici�.��Ah, va bene, cavoli, volevo giocare un po� con te�..�Guido, vedendosela in piedi li davanti a lui, ancora seduto sul letto, le appioppò una sonora sculacciata sul delizioso sederino e lei���Ahiaaa, papiii, ma che fai mi sculacci come quando ero bambina????��Dai, muoviti, sbrigati che il tempo passa!!!!��Ok, ok, faccio veloce�!�Guido, seduto in poltrona, attese una decina di minuti leggendosi una rivista di viaggi, poi la sua divina creatura comparve e lui la seguì con lo sguardo, nello stesso modo con il quale si ammira una splendida Venere. Poco alla volta il quadro fu deturpato dagli indumenti che gradatamente andarono a coprire la fantastica raffigurazione del corpo femminile. Nei pantaloni del povero papà un terremoto di eccitanti emozioni stava facendo alzare come un ponte levatoio l�autore che quel quadro aveva a suo tempo contribuito fattivamente a generare.Uscirono finalmente dalla camera e si fermarono a fare colazione nella raffinatissima sala ristorante, dove, sopra ad alcuni tavoli in fila era stato preparato un ricchissimo buffet con ogni ben di Dio. Data la fretta, furono obbligati a mangiare una sola brioche a testa, ordinarono poi due cappuccini che un solerte cameriere si premurò di servir loro entro pochi minuti. Quindi, con l'ascensore interno, raggiunsero il garage, presero la macchina e poi a tutta velocità, arrivarono alla via Emilia e quindi finalmente in fiera.Alle nove e trenta in punto Guido e sua figlia furono davanti allo stand del ...
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