1. Prima notte


    Data: 13/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: arsea

    Da quanto ricordava era sempre stato un bel ragazzo.Era l�orgoglio di sua madre da bambino, l�invidia di tutte le mamme, e quando era cresciuto era diventato l�idolo di chiunque lo vedesse, uomini o donne che fossero.Era di costituzione delicata, alto più di una donna ma più basso di un uomo, con una vita sottile che detestava ma che sottolineava il suo corpo quando indossava qualcosa di attillato.La pelle era bianca, davvero bianca, leggermente più rosea sul volto e sulle mani, ma il resto del corpo era niveo e glabro, e i suoi capelli nerissimi formavano un profondo contrasto.Aveva un ovale che in qualche maniera non lo rendeva femmineo, come le spalle un poco spigolose, e i suoi occhi blu, blu come il cielo di notte, parevano sempre molto innocenti.Nessuno lo aveva mai toccato, pensò mentre prendeva posto alla cattedra.Durante le sue lezioni non lo aveva mai chiamato, ma prima o poi qualcuno se ne sarebbe accorto per certo e da qualche giorno cominciava a chiedersi come affrontare la cosa.Inutile dire che per lui quello studente aveva un valore speciale in qualche modo, ma quella era la sua classe di Educazione Sessuale e non poteva continuare ad ignorarlo.Scorse con lo sguardo i banchi degli ultimi rimasti, oltre a lui, tutte delicate ragazzine escluso un altro ragazzo bello almeno quanto Michael, ma decisamente più... alfa.Chiamò una delle ragazze, che si alzò in piedi tremante, e lo raggiunse per fermarsi poi vicino al letto.Guardò lei, ma i suoi pensieri erano rivolti ...
    ... al ragazzo a due metri di distanza. *Era nello spogliatoio della palestra e continuava a maledire le sue gambe corte visto che era arrivato ultimo nella corsa.Ah, era umiliante...Aveva aspettato fino ad essere ultimo perché non amava spogliarsi in pubblico e adesso se ne stava sotto la doccia, cercando di rilassare i muscoli doloranti dopo lo sforzo.Era ormai il tramonto a quell�ora del pomeriggio visto che erano in pieno inverno,ma non gli dispiaceva poi troppo.A quell�ora le docce erano un posto tranquillo, silenzioso, e lui amava passarci il tempo, godendosi la propria solitudine visto che per tutto il giorno era raro ritrovarsi da soli.Era in stanza con suo fratello, ma... beh, era difficile stare tranquilli.Sospirò per allontanare il cocente imbarazzo e fu allora che avvertì un leggero scalpiccio, come di passi soffocati.Spense il getto d�acqua e rimase in ascolto, sospettoso, finché non lo sentì di nuovo.Un brivido gli scorse lungo la schiena, causato dal freddo o da altro, e si allungò verso l�asciugamano per poi avvolgerselo in vita domandò, ma non ottenne alcuna risposta.Uscì dalla doccia, guardandosi intorno per vedere se qualcuno dei cubicoli fosse occupato, ma intorno a lui adesso c�era il silenzio più assoluto.Se l�era forse solo immaginato?Nello stesso momento in cui visualizzò quel pensiero le luci si spensero, tutte, lasciandolo avvolto nell�oscurità.Sentì il cuore cominciare a martellargli nelle orecchie, terrorizzato, e a tentoni si mosse verso la porta, ma ...
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