Jolanda
Data: 13/04/2020,
Categorie:
Lesbo
Autore: marcosala
Jolanda era una ricca vedova che abitava l’appartamento dell’ultimo piano del palazzo di Teresa. Per la verità chiamarlo “appartamento” sarebbe piuttosto riduttivo, era un attico di circa 300 mq con annesso 100 mq di terrazzo. Di origini pugliesi, si era trasferita a Milano dopo il liceo per iscriversi all’università Bocconi. Era una bellissima ragazza, classica bellezza mediterranea, capelli scuri, pelle sempre abbronzata, magra con un fisico ben formato con seno e lato B importanti, insomma, una ragazza che si notava. Durante il periodo degli studi per arrotondare la paghetta che le inviava la famiglia, spesso lavorava nelle fiere come hostess o ragazza immagine. Era una ragazza molto intelligente e studiosa, tant’è che si laureò in Economia e Finanza con il massimo dei voti e lode. Durante l’ultimo anno di università lavorò come stagista in una ditta di meccanica di precisione della Brianza e subito dopo la laurea fu assunta a tempo pieno. In questa ditta era molto benvoluta, la sua preparazione professione aveva colpito tutti, i numeri ed i bilanci non avevano segreti per lei, tant’è che appena 28enne, a seguito del pensionamento del Direttore Finanziario, prese il suo posto. Oltre che per la sua preparazione professionale a colpire le persone era la sua avvenenza, se ne accorse anche il titolare della ditta che dopo pochi mesi, nonostante avesse 25 anni in più di lei, la sposò. Per lui sicuramente fu un matrimonio d’amore, chi non poteva innamorarsi di una ragazza ...
... bella ed intelligente come Jolanda? Su di lei invece correvano delle voci, si diceva che l’avesse fatto si per amore, ma con un occhio al patrimonio e che comunque era più interessata all’amore saffico che agli uomini. Voci che venivano suffragate dal fatto che, quando il marito era all’estero per lavoro, spesso la loro villa era frequentata da una sua amica d’università e, a quanto pare, alla mattina il letto disfatto era solo quello matrimoniale. Nonostante le voci, la loro vita coniugale e lavorativa procedeva senza problemi fino a quando lui, morì improvvisamente all’età di 67 anni per un infarto.
Jolanda si trovò ad appena 42 anni vedova e proprietaria di un’azienda che, nel frattempo si era molto espansa, soprattutto sul mercato estero, e molto appetita da ricchi investitori. Lei senza pensarci la vendette al miglior offerente incasso una marea di milioni, vendette la villa in Brianza ed acquistò il suddetto attico e iniziò la sua seconda vita, vivendo praticamente di rendita. All’epoca del racconto Jolanda era ormai una affascinante donna matura, quasi 60enne con forme generose e ancora molto desiderabile. Molto curata, andava tutte le settimane dall’estetista, poi palestra, sauna, Pilates. Per quanto riguarda la vita mondana, frequentava spesso teatri cinema ed i salotti bene della città, unica cosa che si notava: non era mai accompagnata da uomini, il che, anche qui, cominciò ad alimentare delle voci. L’unica persona che le era sempre a fianco era Petite, una giovane ...