1. Lezioni di sesso #4


    Data: 15/04/2020, Categorie: Comici Autore: Alba6990

    “Un sexy shop?” “E certo! Te che hai pensato quando ti ho parlato di giocattolini?” “No, non te lo dico...” “Avanti, dimmelo.” “No, tu poi o ti incazzi o ti metti a ridere.” “Giuro che non lo faccio. Dimmelo.” “Ecco...io...pensavo ai giochi tipo le carte...o da...tavolo?” “No, vabbè. Non l’hai pensato sul serio!” Così era iniziata la nostra gita al sexy shop, con una grassa risata da parte mia e un rossore improvviso sulle guance di Francesca. Si trattava di un negozio vicino a Parco Sempione, proprio accanto all’Arco della Pace (luogo di sbornie epiche il sabato sera). La facciata era abbastanza sobria: un semplice portone con in alto la scritta nera su sfondo bianco “SEXY SHOP” e con accanto alla scritta due sagome nere di donne che ballano la Pole Dance. Dentro, però, la situazione cambiava: c’era davvero di tutto! La prima volta che ero entrata in un negozio del genere, alcune delle cose che avevo visto mi avevano lasciata a bocca aperta. Mi ricordo che vagavo tra i vari scaffali con l’espressione di Alice nel Paese delle Meraviglie, toccando qualsiasi cosa che attirasse la mia attenzione. E mi rividi molto in Francesca, quando, entrando, sulla sua faccia si disegnò la mia stessa espressione della mia prima volta. “Cami! Ma è pieno di roba!” “Lo so! Ma noi siamo qui per cercare qualcosa che ti possa aiutare.” “In che modo?” “Beh, ti dovrai riabituare alla sensazione di un pene che ti penetra, no?” “Ma quello non succede mica quando farò sesso?” “Tesoro, è da un anno che ...
    ... quel dolce buchino non viene violato. Se non vuoi alcun fastidio o altro, ti conviene riabituarti prima di farlo davvero.” “E quindi cosa suggerisci?” “Ci separiamo e guardiamo quello che c’è. Quando pensi di aver trovato qualcosa che catturi la tua attenzione, me lo dici. Nel frattempo, vado da Johnny e gli chiedo un parere.” Vidi il panico emergere dal suo sguardo: “Chi cazzo è Johnny?!” “È il commesso del negozio! Lo conosco bene, tranquilla, non si scandalizza.” “Ma sono IO a vergognarmi!” “Fidati di me.” E con questo, mi allontanai verso la cassa, mentre Francesca si dirigeva titubante verso l’interno del negozio. Superai un paio di manichini e uno scaffale pieno di vibratori di ogni forma, misura e colore. Mi stava venendo voglia, lo devo riconoscere. Il formicolio nel ventre si intensificava sempre di più al pensiero di cosa potevo farci: magari potevo mettermene uno in fica mentre succhiavo un cazzo duro e pulsante...con la mano potevo segarne un altro...Okkei la dovevo smettere! Altrimenti non ci sarei mai arrivata al bancone! “Ehi Johnny!” “Ehi bella! Come stai?” Johnny: un uomo sui 30 anni pieno zeppo di tatuaggi sulle braccia e con una stupenda barba curata e scura che copriva il muso, erano leggermente più folti i baffi e il pizzetto sul mento, occhi grandi e color nocciola, un po’ basso, alto praticamente come me (e io sono 173 centimetri, un uomo deve essere un pochino più alto per i miei gusti). “Cosa posso fare per te oggi?” “Ho bisogno di un paio di consigli ...
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