In vacanza
Data: 16/04/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Cuckold
Sesso di Gruppo
Autore: aliasir
Qualche anno fa prendemmo casa a Ponza, io e Mariagrazia, per tutto il mese di Agosto. Era una casetta dall'altra parte dell'isola rispetto al porto principale, ai margini dell'agglomerato di case che formava il paesino. Per arrivarci bisognava inerpicarsi un po' prima fra le case e poi lungo un sentierino. A pian terreno, avevamo davanti un tramonto spettacolare, e un cortiletto imbiancato circondato da alti cespugli di gerani. La mobilia era piuttosto squallida, il letto alto e rumoroso. Ma il posto era bellissimo.Ci aveva accompagnato il padrone di casa. Una faccia di età indefinibile, forse 50 portati male, forse 60, di poche parole. Ci aveva mostrato i locali, avevamo il suo numero di telefono se serviva qualcosa. Disse che sarebbe ripassato più tardi dopo che ci eravamo sistemati.Mettemmo a posto le valige, curiosammo per casa. Faceva caldo, ma circolava aria, accostammo le persiane. Mariagrazia si spogliò nuda e si sdraiò sul letto."ho voglia..." disse, e si toccava i capezzoli con il dito indice bagnato di saliva, che si indurivano e si scurivano...Mariagrazia aveva un bel seno, ma soprattutto a piacermi erano i suoi capezzoli grossi, duri quando si eccitava o aveva freddo. Spuntavano dalle magliette sfrontati, calamitavano gli sguardi degli uomini, due chiodi puntuti imperiosi. Immediatamente ne ricordai la consistenza sotto la lingua, e ebbi voglia di loro. E di seguito del sapore e l'odore della sua fica.Mi avvicinai a lei e chinandomi presi in bocca un capezzolo. ...
... Leccai la sua pelle salata. Passai all'altro, lei gemeva.Mi inginocchiai ai piedi del letto scendendo con la lingua sulla sua pancia."sono sudata... non mi sono lavata..." disse. Ma il suo non era un tono per negarsi. Piuttosto mi sembrò che mi incoraggiasse, eccitata anch'essa forse come me inconsciamente dagli odori e sapori di questa isola.Mi tuffai sul suo ventre, allargando le cosce, schiudendo le labbra già bagnate e affondando la lingua in quel miele salato, inebriato dal suo odore di femmina giovane, sana, in calore.La leccai goloso e mi fermò quasi subito."Fermo... mi fai venire... non voglio... subito... voglio il tuo cazzo... dammelo dammelo..."Mi alzai in piedi sbottonai i calzoncini e glielo presentai davanti, un duro bastone che aspettava le sue mani la sua bocca la sua fica.Lei si mise a sedere sul letto, le gambe aperte, la mano che accarezzava la fica dischiusa, lo impugnò con forza facendo uno sguardo soddisfatto..."bello... lo voglio ciucciare... " e se ne prese una buona metà in bocca con un colpo solo... lo stringeva forte alla base tenendo tesa la pelle del prepuzio e succhiava incavandosi le guance. Le piaceva vederlo diventare paonazzo, la cappella scura di sangue richiamato dal suo succhiotto.Mi godevo la sua bocca e mi sembrò di veder passare un'ombra dietro le persiane, ma la finestra era appena dietro di me, colsi il movimento con la coda dell'occhio e quando guardai pensai fossero le tende.La lasciai fare per un po', quindi la rovesciai sul letto ...