-
Incantato e abbagliato
Data: 17/04/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999
Io avevo da pochi mesi ultimato la mia tesi di laurea e una grande impresa estera d�informatica m�aveva convocato per collaborare con loro, perché volevano testare e verificare per l�esattezza, se alcuni miei studi fossero stati applicabili e utilizzabili per quel settore di quella realtà industriale che m�avevano delineato. Bizzarra, creativa ed estrosa gente per davvero. A dire il vero, onestamente io non avevo avuto molto tempo per cercare una casa, perché mi ero dovuto adattare a una sistemazione provvisoria presso un�anziana signora, in una di quelle vecchie case del centro storico dall�età indefinibile e indistinta, forse dell�ottocento o forse anche prima. Una vecchia casa nobiliare credo, tutta basata su vecchie scale larghe e buie, con un ampio e comodo cortile interno, una di quelle case vivaci per l�appunto e dalla forma incerta cresciute e che si sono sviluppate disordinatamente negli anni, di quelle che prima di riuscire a capire che cosa avesse in mente l�architetto o chi per lui ti sei già perso. Enormi finestre, soffitti altissimi e pochi balconi, fredda quanto basta, però era primavera inoltrata, malgrado ciò la mia camera non era per niente male.La camera era spaziosa, con un grande letto, il bagno privato e con una certa intimità, legata forse al fatto che la �Madame�, così tutti intitolavano la mia padrona di casa, anche se non ho mai capito se fosse davvero una nobile decaduta o se quel nome glielo avessero affibbiato come un assillo, un continuo ...
... punzecchiare, in quanto andava a letto presto e aveva una sua impareggiabile e speciale forma di delicatezza e di discrezione, una capacità innata e istintiva d�essere presente quando avevi bisogno di lei e di svanire quando volevi restare da solo. E nel mio caso, infatti, era spesso così. L�unico difetto e l�unica imperfezione per così dire di quella stanza risultava che s�affacciava sul retro, o meglio sul cortile interno, eppure la �Madame� m�aveva facilmente convinto, dato che riteneva trattandosi integralmente d�un assoluto pregio, per queste ragioni lei m�aveva argutamente e sottilmente annunciato:�Mi dia retta, è tutto a suo vantaggio, vedrà che così dormirà più tranquillo� - aveva ripetuto, io le avevo sennonché creduto.Io non conoscevo nessuno in città e quindi la sera rientravo presto per leggere un po� in camera, in quell�occasione stavo appunto sfogliando dei testi quando m�accorsi che una finestra dall�altra parte del cortile era illuminata. Guardai invadente, con quella maniera di curiosità e d�indiscrezione appena morbosa che tutti hanno di spiare nelle case altrui, confidando e sperando di vedere una bella donna nuda o magari soltanto un quadro di vita famigliare o forse come in un noto film di scoprire un misterioso delitto, cosicché cercai ovviamente di non farmi notare. Forse speravo m�accadesse come quella volta a Urbino, quando ero andato per un seminario e avevo trovato posto in un alberghetto sgangherato e trasandato del centro, da dove guardando fuori ...