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Una settimana, solo una settimana (Domenica)
Data: 20/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Amore&Psiche
... per capirci, indossa una larga gonna sotto il ginocchio che credo sia di mia suocera, una polo, e dei sandali tipo frate. Da noi si dice “abbigliamento antistupro”! Per l’intimo non c’è pericolo, anche senza vederlo sono certo che è bianco coprente di cotone. Anche qui la differenza con Nadia è evidente. Mia moglie non disdegna completini ricercati e sexy, pizzi e trasparenze, e indossa senza problemi perizomi e tanga, e in occasioni “speciali” autoreggenti e reggiseni sotto seno. Se c’è una cosa che non ha mai portato se non in rarissime occasioni sono le scarpe col tacco. Ecco una seconda cosa che le accomuna. Arriviamo finalmente alla meta. Avevamo guardato sul sito internet dove si sarebbe tenuto il corso e non ci stupiamo quando un alto cancello in acciaio spazzolato si apre su un grande giardino. Circondata da una fitta siepe e maestosi alberi in un grande parco curatissimo la villa dove si tiene il corso. Si, non è il solito albergo, anche di lusso della riviera romagnola, ma una moderna villa. Parcheggio e, prese le valige, accompagno Monica e Nadia. Ci accoglie un solerte e gentilissimo giovanotto (e anche particolarmente affascinante!!! Cazzo!!!), signor Mauro, che sbriga velocemente le pratiche di accredito e spiega le regole per i partecipanti al corso. Sono solo due ma racchiudono tutto. La prima, in ogni situazione, è “OBBEDIERE” sempre e comunque, perché, spiega, prima di educare all’obbedienza bisogna imparare ad obbedire. La seconda è “RISPETTARE” perché ...
... nel rispetto si riconosce il valore delle cose e delle persone. A questo riguardo chiede a Monica e Nadia di consegnare i cellulari perché, spiega ancora, nessuno mai deve disturbare, ne tantomeno distrarsi dal cammino di formazione. Il primo passo è proprio quello di staccarsi da tutti i condizionamenti esterni. Possono depositarli in cassaforte dove nessuno li toccherà per poi ritirarli alla fine del corso. Per comunicazioni urgenti è a disposizione il centralino. Non sono d’accordo e lo metto in chiaro ma il giovanotto, fulminandomi con gli occhi, spiega che non sta a me decidere, poi cambiando espressione volgendosi alle donne evidenzia come le due regole sono già valide. Nadia e Monica si guardano poi prendono i cellulari e me li consegnano. Meglio che li tenga io. Ok. Non rimane altro da dire. Un attimo interminabile di surreale silenzio poi il sig. Mauro mi invita ad andare. Sempre con quel tono freddo e deciso. Vorrei protestare ma per rispetto di Monica non lo faccio. Una piccola spia si è accesa nel mio cervello, un allarme che mette in tensione tutto il mio corpo e solo l’abbraccio e le rassicurazioni di mia moglie riescono ad allentare. L’immagine riflessa nello specchio di mia moglie e sua sorella che si avviano alle loro camere accompagnerà tutta la settimana in solitudine. Trovare l’albergo nella vitalità di una Rimini agostana non è stato facile distratto anche dal pensiero di mia moglie. Le indicazioni di una giovane e graziosa cameriera che mi accompagna in ...