parte 1
Data: 21/11/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Masturbazione
Autore: bigtoelover, Fonte: xHamster
“Dimmi dove vuoi venire”Io, ancora ero inebetito dall'estasi, dalla sorpresa del gesto e della situazione, dal fatto che tutto ciò stesse accadendo a me come in un qualunque fumettaccio porno, in un primo momento non ho compreso la domanda. Alzo la testa a fatica dal sedile reclinato del passeggero e scorgo meravigliato questa testa bionda che si affannava sul mio cazzo, su e giù, in attesa di una mia risposta. “'orca puttana, questa se la racconto non ci crede nessuno” penso. I due occhi di L., distinguibili al buio solo per il vago luccichio delle pupulle che riflettevano la tenue luce dei lampioni stradali, mi fissavano in attesa di una risposta che per me poteva anche non arrivare mai. Scorgevo il suo sorriso sornionamente sardonico, mentre capivo che nella sua testa si faceva largo l'idea che stavo ringraziando tutti santi del paradiso per averla incontrata; il suo viso tradiva il suo malcelato orgoglio di donna che ha in bocca il cazzo di un uomo, e che quindi di lui può fare quello che vuole.Avevo conosciuto L. in chat. Abbastanza comune come incipit, anzi piuttosto squallido... ma all'epoca ero appena uscito da una tormentata storia durata tre anni, fatta di furiose liti, sonore scopate riconciliatrici, brevi momenti di stasi, altre furiose liti, e così via... in quei tre anni eravamo riusciti a lasciarci almeno 4 volte, poi finalmente Lei ha preso il toro per le corna e mi ha mollato definitivamente. Col senno di poi, è facile dire che è stata la cosa migliore per ...
... entrambi, ma allora io vedevo solo il mio cuore spezzato, i progetti di una vita insieme sfumare come neve al sole, la sua mancanza che soffrivo terribilmente. Con l'incoscienza e la spavalderia di chi non ha nulla da perdere, ingenuamente convinto che chiodo scaccia chiodo, mi gettai su qualunque donna mi capitasse a tiro: io, sempre stato un timido che in genere si lavora le ragazze ai fianchi prima di fare la sua mossa, mi sono sorpreso a cercare il bacio già alla prima uscita; non importava la bellezza della ragazza o l'eventuale rimbalzo, io ci provavo e chissenefrega. Non rimasi molto stupito di scoprire che era molto più facile di quanto sembrasse, la classica legge dei grandi numeri, e infatti erano poche le ragazze che non ci stavano e ben presto mi facevano dimenticare quel po' d'orgoglio che bruciava per quelle con cui era andata male... ma non quella tristezza indefinita che ti macera dentro quando sei ancora sotto alla perdita di quello che credevi l'amore della tua vita.Sempre in preda ad una sorta di ansia di incontrare più donne possibile, mi ero buttato a capofitto anche nelle chat. Non che fosse un mondo a me del tutto estraneo, verso i 16-17 anni ICQ e C6 avevano salvato l'adolescenza di un giovane un po' ebete con le donne, infondendogli il coraggio di “parlare” con ragazze, farle ridere, farle sentire ascoltate e comprese... insomma, il mio classico lavoro ai fianchi solo trasposto al web e con la costante incognita che mi stessi intortando un cesso. Non ...