Scolpito nel cuore
Data: 22/04/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Spettro82
Quando l'estate arriva a scaldare il mio cuore e la mia pelle, riaffiora il ricordo della prima volta che ho fatto l'amore con una donna.
Anche se il tempo sbiadisce i colori dei ricordi, le sensazioni che ho provato rimangono dentro di me vivide ed intense come se le avessi vissute questa notte.
Mi trovavo in Corsica, stavo facendo un viaggio in camper con i miei genitori che sarebbe durato un paio di settimane,
viaggiavamo fermandoci per quanto possibile vicino al mare sostando due o tre giorni in località sempre differenti.
Fu durante queste soste che incontrammo una famiglia di Torino con cui nacque subito una simpatia reciproca.
Tra me e la loro figlia maggiore invece nacque qualcosa di decisamente più intenso di una semplice amicizia.
All'epoca avevo sedici anni, il mio corpo si stava trasformando lentamente in quello dell'uomo che sono adesso, i muscoli si facevano più definiti, e la barba iniziava a spuntare timidamente sulle mie guance da adolescente.
Io e lei ci piacemmo da subito, gli sguardi lasciarono spazio ai primi baci ed i baci portarono carezze sempre più maliziose, le nostre dita esplorarono i nostri sessi palpitanti di emozioni intense e sconosciute e presto imparammo a regalarci reciprocamente piacere con la bocca e con le mani.
La voglia di stare assieme era fortissima, ogni scusa era buona per separarci dagli adulti e sfamare la nostra fame di sesso, che per troppo tempo avevamo dovuto trattenere, mi insegno' come usare la bocca ...
... per farla godere, dove le piaceva essere sfiorata e come fosse gratificante regalare un orgasmo alla propria compagna.
L'occasione per spingerci oltre c'è la diede la banale scusa di fermarci in camper per finire una partita a carte.
Mentre tutti si arrostivano sotto il sole tra uno scherzo ed una risata la nostra pelle iniziò a bruciare di un calore diverso.
Con indosso solamente i costumi da bagno ci trovammo abbracciati nella doccia del camper, protetti dai vetri smerigliati del minuscolo bagno che tenevano fuori il mondo intero, mentre le nostre bocche si cercavano in modo sempre più appassionato.
Quando le mie dita slegarono i laccetti del suo costume mi ritrovai tra le braccia il corpo di una giovane dea, seni generosi ma sodissimi decorati da due minuscoli capezzoli scuri, che tra le mie labbra diventavano prelibati frutti di bosco.
Il caldo torrido di quelle anguste pareti ricopriva i nostri corpi di sudore, rendendo i suoi colori mediterranei ancora più splendidi.
Il sole le aveva regalato una tinta dorata che esaltava i suoi lunghi capelli neri e i suoi stupendi occhi verdi, nei quali vedevo splendere tutta la passione e l'amore che una ragazza di diciassette anni può provare quando in lei brucia la voglia di diventare donna.
Ci ritrovammo a giocare con la nostra carne, la baciavo dolcemente ripetendole quanto l'amavo, intanto che le mia mani accarezzavano un culo fatto di marmo e velluto.
Dentro di me ero sicuro che l'amore che provavamo uno ...