1. 024 - Anna, il suo compagno e la setta diabolica


    Data: 25/04/2020, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Gay / Bisex Sensazioni Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... 47 ora proveranno la punizione del tipo NOVE � In questa setta le punizioni si calcolano dal numero uno al numero dieci. Naturalmente la numero uno è la più delicata mentre la nove è quella che precede l�ultima considerata punizione tremenda�Vidi, dalla camera da dove era stata estratta la macchina della verità, fu tratto fuori un tavolo in alluminio con moltissimi buchi sulla superficie, alcuni ganci metallici nei quattro angoli e ancora due posizionati all�interno del lato corto a circa trenta centimetri uno dall�altro. Fuori dal tavolo su una mensola ancora di metallo una macchinetta con 4 pulsanti di diverso colore, rosso, giallo, verde, bianco. Sotto al tavolo pendevano delle cinghie di cuoio con delle fibbie metalliche in punta.Anna fu fatta sdraiare supina sul tavolo freddo e vidi in conseguenza di ciò che le aureole si erano rimpicciolite raggrinzendosi e i capezzoli erano duri e sporgenti al massimo. Fu legata sotto il seno con le cinghie strette con le fibbie metalliche e poi la stessa manovra fu fatta a livello del ventre.Le mani furono fissate ai polsi con altre cinghie tirate e agganciate ai ganci metallici negli angoli del tavolo. Le caviglie subirono la stessa sorte con i ganci negli angoli opposti. Anna ora era come se fosse tirata per essere allungata. Vidi che una rotella esterna al tavolo veniva girata lentamente e sentii urlare la mia compagna, la vedevo sollevarsi verso l�alto e mi accorsi che sotto il tavolo una piastra grande come la superficie dello ...
    ... stesso, si sollevava facendo fuoriuscire dai buchi del tavolo dei coni appuntiti che si andavano a conficcare per un paio di millimetri nella schiena di Anna.Lei ora urlava senza ritegno�����.�Nooooooooooo, non mento piùùùùùùù!!! Bastaaaaa, Maestro, pietà pietààààààà�.�Io la guardavo e mi sentivo impotente, non potevo fare nulla per lei, mi trovai a guardarla e a toccarmi il cazzo che mi era diventato duro. Oh cazzoooo, ero eccitato, non solo non facevo nulla per aiutarla ma mi eccitavo!!!!La rotella era arrivata a fine corsa e lei si stava abituando ai coni metallici che le perforavano la pelle. Poi con delle molle lunghe circa quindici centimetri, con, in punta da una parte un anello e dall�altra delle mollette con una chiusura a vite. Le due molle furono agganciate ai ganci metallici centrali del tavolo e poi tirate verso i capezzoli sui quali venivano piazzate le mollette e poi strette le viti in modo da schiacciare il capezzolo riducendolo ad un sottilissimo strato di pelle. Una volta fissate le molle venivano rilasciate completamente. Le urla di Anna erano strazianti i capezzoli si allungavano a dismisura verso l�alto e il dolore percepito sicuramente era elevatissimo. In fatti la vidi svenire abbandonandosi con il capo reclinato verso destra.�Svegliatela!!!! Deve soffrire!!!!�Prontamente furono portati i sali e Anna si risvegliò e iniziò di nuovo a urlare. Il Grande Maestro si avvicinò a lei e portando il palmo della mano all�infuori fu servito immediatamente di un nerbo ...