1. Nella doccia 1


    Data: 26/04/2020, Categorie: Incesti Autore: liana

    ... me il tuo amante. Non respingermi.��Non ho nessuna voglia di respingerti. Anch�io ti desidero. Ho solo paura che si sappia. Sai lo scandalo che ne nascerebbe? Promettimi che quello che accadrà fra noi due mai nessuno verrà a sapere. Che il nostro amore sarà circoscritto dalle mura di casa.��Mamma, sarò muto come le mura di casa nostra.�Allento la stretta sulla sua verga e mi lascio andare sul pavimento. Mio figlio si gira e mi guarda. Tiro su le cosce e le allargo al massimo. Allungo le braccia verso di lui e lo invito.�Dai, vieni. Amore di mamma. Sarò tua. Amami.�Non se lo fa ripetere. Come un toro infoiato mio figlio si stende sul mio corpo e mi infilza. Sento il suo gladio affondare nel mio ventre. La mia mente esplode in fantasmagoriche strisce colorate. Avevo dimenticato cosa fossero le sensazioni che si provano nel fare all�amore.�Si, amore mio, spingi; fammi sentire la forza del tuo amore. Fai di me la tua troia; la tua puttana. Usa il tuo paletto come fosse un martello pneumatico. Sbattimi. Sfondami l�utero. Violentami. Stuprami. Fammi gridare dal piacere.��Per tutti gli dei dell�Olimpo, mamma, non ti ho mai sentita parlare in questo modo. Cosa ti prende? Sembri una ninfomane. Da quando tempo non ti fai chiavare?��Si. Sono una ninfomane. ...
    ... Il cazzo mi &egrave mancato fin da quando tuo padre mi lasciò. Da allora più nessun uomo &egrave giaciuto nel mio letto. Tu sei il primo. Ora non pensare ma agisci. Datti da fare che il pavimento &egrave duro.�Si da fare. Ci mette impegno. Mena, con il suo scettro, nel ventre materno dei fendenti che faccio fatica a trattenere le grida di piacere che mi salgono in gola. Le sue energie sembrano non esaurirsi. E come potrebbe? Dalla sua ha la giovane età. Più volte cambiamo posizione. L�ultima &egrave quella chiamata: -a smorza candela- gli sono sopra e con il suo grimaldello ben piantato nel mio ventre e con le sue mani artigliate alle mie tette. Sto galoppando come una indemoniata. Ho gli ormoni che danzano impazziti. ed il mio cervello &egrave in frantumi. Ho gli occhi chiusi. La mia testa dondola come una campana. Apro gli occhi e davanti a me si staglia una figura ben conosciuta. &egrave il mio secondogenito; il fratello dello stallone che sto cavalcando. &egrave nudo. Ci sta guardando. Ha una mano che si accarezza il cazzo. Senza vergognarmi punto i miei occhi nei suoi. lui sostiene il mio sguardo. Apre la bocca ed una frase che inconsciamente so che avrebbe fatta gli sale in gola e gli esce dalla bocca.�Mamma. C�&egrave posto anche per me?� 
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