Mirta me e Jamal
Data: 29/04/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: il perdente.
-Mioddio, non ci posso credere che stia succedendo davvero!- pensò fra se e se Ivan. Dopo una breve presentazione Jamal si sedette al tavolo bar, Mirta da sotto il tavolo strinse la mano a Ivan in silenzio. "allora, è la prima volta che lo fate?" Agitava velocemente la sua magletta verde attillata che mostrava il suo asciutto ma possente fisico. Faceva molto caldo. Posò gli occhi sul seno di Mirta (una settima abbondante) tenuto stretto da top aderente di raso scollatissimo, mettendosi la mano fra i suoi dreadlock semi legati, senza mai smettere di fissarla. Ivan rispose con tono un po teso: "te, lo hai fatto molte volte?" Mirta si avvicinò più a lui accarezzandogli con le dita la schiena per cercare di tranquillizzarlo. "io è da un anno che sono in quel sito, non sai quante donne e quanti mariti mi hanno chiamato! molti erano solo curiosi, ma poi alla fine avrò concluso solo una decina di volte" Ivan annuì sorridendo, i suoi respiri diventarono lenti e pesanti mentre osservava come Jamal non le togleva gli occhi di dosso. Prese coraggio: "allora ti piace?" rivolgendosi a Jamal. Mirta abbassò la testa coprendosi con i suoi folti ricci ramati. "Bellissima, molto sexy" Lei arrossendo rispose con un sorriso imbarazzato "dai, anche tu non sei male" i tre continuarono per un altro quarto d'ora fra chiacchere di e cortesia, più i minuti passavano più la tensione scese. Mentre jamal si allontana un attimo i due a bassa voce si confrontarono. "ma sei sicura che ti vada bene?" chiese ...
... Ivan "si, dai, proviamo! alla fine è simpatico" Ma è carino? "si è carino! dai, non vado matta per i neri ma lui mi piace" Jamal tornò sorridendo. "Allora? si va a casa mia? non sto troppo lontano da quì. ci si arriva anche a piedi." Mirta con tono scherzoso e sdrammatizzante esclamò "Andiamo!" Jamal fece strada e i due 2 metri più in dietro, bisbiglarono come scolaretti sul suo aspetto. Era davvero alto, si vedeva che frequentava molto spesso la palestra sembrava un giocatore di basket con abiti casual. "Arrivati!" Entrando in un palazzo degli anni 60 il rumore delle chiavi nel portone echeggiavano ne gli alti soffitti. L'ansia e l'eccitazione si percepivano fisicamente. E quei secondi duravano ore. "Questa è casa mia" un corridoio lungo con tante porte chiuse, illuminato solo dalla cucina senza porta sulla sinistra. "vivi da solo" chiese Mirta "No, no, ho un inquilino ma torna stasera dopo lavoro, siamo soli!" Ivan: "È un tuo connazionale?" Jamal: "si siamo venuti insieme da Abuja in Nigeria." "eccoci quì. disse Jamal" La camera era molto semplice. Un letto matrimoniale con biancheria Ikea, una scrivania bianca con un portatile e pochi oggetti sopra, maschere del folklore Africano, un armadio a cassettoni e un poster di un rapper. L'imbarazzo di Ivan e Mirta li aveva pietrificati. Jamal divertito scoppio una risata. "Guarda che non mangio!" Mirta mirta guardò Ivan fisso negli occhi e chiese con voce sibila "che facciamo?" "Inizio io?" disse Jamal. Risposero insieme "si dai, ...