1. Quella magnifica puttana di mia moglie, tra fantasia e realtà. epilogo


    Data: 22/11/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69

    ... ve lo spinse sopra, mentre si sfilava camicetta, gonna e scarpe.
    
    Che immagine conturbante mi offriva mia moglie! La madre dei miei figli non era più la morigerata donna che, nel circondario, tutti conoscevano come seria, bella ma inarrivabile (ricordate Monica Bellucci nel film "Malena"?). In quel momento faceva invidia alle più esperte prostitute.
    
    Seminuda, con addosso solo l'intimo e le calze, lo seguì sul letto; gli sfilò la maglietta, mettendo a nudo un torace possente da culturista fisico, muscoli evidenti e ben tonici; prese a lambire con la lingua e baciare tutto ciò che aveva davanti agli occhi, senza remore, senza pudore, svergognatamente.
    
    Intanto gli slacciava la cintura dei jeans, ne aprì la cerniera; si alzò un attimo dal letto per strappargli via le scarpe e sfilargli i pantaloni. Ai suoi occhi apparvero degli slip con rigonfio centrale che prometteva davvero tanto.
    
    Mia moglie, dapprima con lentezza esasperante, carezzò quella protuberanza, poi, con mossa fulminea, strappò via l'indumento e mise a nudo un fallo che svettava in alto con fierezza.
    
    Come a dargli il benvenuto, Loredana lo accolse tra le labbra, ne fece uscire la cappella e se la slinguò come un cono gelato. Prese a scorrere l'asta con la lingua fin giù ai testicoli. Il membro rispondeva con pulsioni che lo facevano svettare ancor più e, subito, mia moglie correva ad accoglierlo in bocca per carpirne i violenti scuotimenti.
    
    Nel frattempo Ugo non era rimasto inerte. Aveva sganciato ...
    ... il reggiseno di Loredana, liberando le sue meravigliose tette sormontate da capezzoli bruniti ed irti come spini. Le accarezzava, le stringeva, ne titillava le grosse fragole e le strizzava tra indice e pollice, provocando in mia moglie piccole grida strozzate come conseguenza del dolore/piacere che provava. Sempre chinata sul ventre del maschio, si era posizionata perpendicolarmente al suo corpo, consentendogli, quindi, di farsi sfilare gli slip.
    
    Ormai completamente nuda, con le sole calze autoreggenti, portò la fica sulla bocca dell'amante, nella classica posizione del sessantanove.
    
    I toccamenti, gli slinguamenti ormai non si contavano più, mentre affioravano mugolii, sospiri profondi e l'osceno suono prodotto dalle labbra che aspirano umori dalla figa e/o quello prodotto dal pene conficcato nella gola. A quello spettacolo travolgente, avevo preso a smanettarmi, ma da quel che vedevo e sentivo si era solo all'inizio.
    
    Il corpo di Loredana cominciò a vibrare come corde di violino.
    
    "Vengo - urlò - godo e, tu, Ugo assapora il mio nettare... aspiralo tutto... vengo per te... oh, che bello... niente deve andare perduto... voglio assaggiarlo anch'io... baciami" e così cambiò posizione, fiondandosi sulla bocca dell'amante. Le lingue si trasmisero, per un tempo, a me parso infinito, gli umori ed i sapori che avevano carpito ai loro rispettivi sessi.
    
    Ed ecco Loredana, in piena crisi di libidine, con il cazzo di Ugo saldamente infisso in figa, mentre era stantuffata ...