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Incesto 3 - Seduzione materna
Data: 08/05/2020, Categorie: Incesti Autore: ruben
... è mio figlio !- Si, e tu sei una stupida che lo lascia infelice perchè sei prigioniera delle convenzioni. Ma sai quante donne chiavano con i loro figli? Che c'è di male, in fondo? E' amore, è un prolungamento dell'amore materno ed è più emozionante che con qualsiasi altra donna.Pensieri inquietanti. Luciana che la spingeva. Di lei Mena non si meravigliava, la conosceva da quando a volte usciva in macchina lei sola con tre ragazzi e poi le confessava tranquillamente: "Li ho fatti chiavare tutti e tre, a me piace così. Uno solo non mi fa venire." Un prolungamento dell'amore materno, aveva detto, chiavarsi il proprio figlio, sentirlo penetrare nella sua carne, sentire il suo orgasmo, sentire il suo sperma caldo bagnarla dentro la fica. Non si ritraeva al pensiero dell'incesto, anzi la attraeva. Che poteva esserci di più dolce? E perché doveva lasciarlo a macerarsi infelice e deluso quando lei poteva dargli quelle sensazioni che lo avrebbero portato fuori dalla sua tristezza. E se lui era attratto al suo corpo, allora perchè non fargli godere il sesso nel corpo di una donna che lo amava più di chiunque altra? Che c'era di delittuoso in questo?Quella mattina si alzò presto. Luciana e Sandro dormivano. La mattina era fresca e lei si assicurò che Sandro fosse coperto almeno col lenzuolo. Entrò nella sua stanza, lui dormiva e lei guardò il suo slip. Il cazzo era semiduro e sotto la stoffa bianca dello slip si vedeva la sua forma. Sentì il ...
... desiderio di stringerlo nella mano. Il glande usciva dallo slip. Passò la punta del dito sulla stoffa, poi mise pianissimo il dito dentro gli slip per toccare la carne. Mi mise il dito in bocca. Sentiva dolore dei capezzoli induriti, aveva voglia di masturbarsi, ma era tardi, si stavano per svegliare. Si pressò l'indice sul clito come per spegnere quella eccitazione.Tornarono dalla spiaggia per il pranzo. Faceva caldissimo e mangiarono in costume. Mena notò che a tavola Sandro le guardava i seni cercando di non farsene accorgere. Il reggiseno del costume li nascondeva poco, erano nudi per metà. Lei era in dubbio, voleva capire se suo figlio la stesse guardando con intenzione oppure se era solo un caso lo sguardo che lui aveva dato al suo petto.Andarono a letto per la pennichella e lei aspettò che il ragazzo dormisse e passò silenziosamente davanti alla sua stanza. Lui stava sul letto e teneva in mano il cazzo. Lei si fermò, senza farsi vedere, e vide che Sandro stava masturbandosi. Allora passò davanti alla porta e lui si corpì subito col lenzuolo. Lei aspettò un poco in cucina, voleva che si calmasse e che non si sentisse umiliato. Poi andò da lui. Lei indossava le piccole mutandine dal cui sgambo fuoriuscivano un pò di peletti negli inguini, e una canottiera larga, senza reggiseno, che faceva intuire il movimento dei seni. Entrò e lo guadò in viso, con dolcezza.- Sveglio? Sei inquieto? Sandro, perchè non dici nulla alla tua mamma dei tuoi pensieri?Si sedette sul letto e gli ...