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La seconda volta di mio figlio
Data: 08/05/2020, Categorie: Incesti Autore: vincenzovitobello6@gmail.com
Dopo quella prima volta in cui ha goduto in bocca alla mamma, Tommaso si è sempre comportato bene, più educato e obbediente del solito, direi, e ha mostrato anche una attenzione molto maggiore alle sue abitudini di pulizia intima. Si notava bene che cercava l'occasione affinché succedesse altro, però devo dire che rispettava perfettamente le regole, mascherando con discrezione i suoi sguardi e le sue voglie verso la mamma. Notavo spesso i suoi sguardi verso il corpo della mamma, e qualche volta e mi guardava come se fosse stato preso in castagna, ma il suo sguardo non era colpevole, piuttosto cercava la mia approvazione. In un paio di occasioni l'ho visto di nuovo masturbarsi in soggiorno, con le mani dentro la tuta. Notavo questo suo cazzetto duro e le mani che si muovevano su e giù mentre la madre era indaffarata a scrivere al computer, a chattare sul cellulare con le amiche oppure a guardare la tv. Nella seconda di queste occasioni, io ero seduto sul divano accanto alla madre mentre lei scriveva su whatsapp, e con la scusa di chiederle cosa stesse scrivendo, mi avvicinai a lei e iniziai a baciarle il collo, e ad accarezzarle fianchi e gambe. Misi la mano sotto il suo vestito, sollevando un po’ la gonna e scoprendo le le cosce dal lato dove era Tommaso. Giulia mi disse “smettila, non esagerare”, e Io le risposi, baciandole l'orecchio, “Non preoccuparti, lascialo guardare”. In quel momento Tommaso fece dei gemiti e venne dentro i pantaloni. In quel momento dissi solo una ...
... cosa, “Tommaso adesso vatti a lavare bene”. Gli sguardi di Tommaso nei miei confronti erano come di attesa affinché io gli dessi il permesso oppure facessi accadere qualche altra cosa. Per lavoro fui costretto a mancare da casa qualche giorno, e tornando il venerdì sera dopo che i bimbi erano già andati a letto chiesi a Giulia come si erano comportati i bambini. Lei mi disse “tutto bene, però Tommaso ha chiesto più volte di essere controllato e di essere aiutato a lavarsi”. Le chiesi, “E tu cosa hai fatto?” Giulia rispose che per evitare le troppe insistenze aveva ceduto, l'aveva aiutato a lavare e un po’ l’aveva segato. Io trasalii e le chiesi, “come, un po’ segato?” Lei rispose “sì, L'ho segato per meno di un minuto ed è venuto subito”. Mentre mi raccontava di questo, la trascino letteralmente in camera nostra, la spingo sul letto sollevandole la gonna, la aiuto a togliersi le mutande, e la tocco parlandole, da porco, del fatto che aveva fatto godere nostro figlio mentre io non c'ero. Entrando in camera da letto, un po' per la fretta, un po’ sovrappensiero per la stanchezza, non chiudo bene la porta e la lascio socchiusa. Continuo a baciarla sul viso e sul collo, dicendole quanto l'ho desiderata in questi giorni, e dandole della troia per aver segato il figlio. Lei a quel punto dice, “Beh, prendila dunque la tua troia”, e apre le gambe sollevando un po’ le ginocchia. A quel punto ho accesso completo alla sua figa, e infilo due dita dentro e la sento un lago, porto un po’ del ...