1. Vacanza in famiglia 1 parte


    Data: 22/11/2017, Categorie: Incesti Autore: Scrittore, Fonte: EroticiRacconti

    ... piaceva molto. Con un ultimo sussulto Annette urlò: “Godo, godo, sto godendo come una pazza, René, ti amo, tu mi fai impazzire, godoooooooooo!” Così dicendo mi prese la testa, la spinse tra le sue gambe e me la tenne ferma per un lungo attimo durante il quale il tremito che la percorreva si attenuava a poco a poco. “Padroncino, sei stupendo, non ricordo di aver mai goduto tanto e tante volte insieme. Grazie”. Annette mise giù la gamba e mi abbracciò stretto. Poi mi dette un bacio lento, dolcissimo, con la sua lingua che giocava intorno alla mia, ancora piena di umori usciti dalla sua fica. “E’ stato bellissimo” mi disse. Io allora di rimando le chiesi: “Annette, potremo farlo ancora?” “Tutte le volte che vorrai, padroncino mio. Non avrai che da dirmelo ed io sarò sempre pronta a godere per te e a far godere te!” mi rispose Annette. In tutto quel trambusto, del quale a mala pena riuscivo a rendermi conto, non avevamo considerato che le grida di Annette avevano attirato l’attenzione dei miei parenti. Improvvisamente sentimmo bussare alla porta del bagno. E subito dopo udimmo la voce preoccupata della nonna: “Annette, è accaduto qualcosa? Come mai hai gridato ? Va tutto bene?” “Si signora” rispose Annette, mettendosi una mano vicino alla bocca, un po’ per non ridere e un po’ per vergogna, come se fosse stata scoperta. “Va tutto bene, signora, stavo facendo la doccia e siccome sono felice stavo cantando!” “Meno male” replicò la nonna “ero preoccupata che fossi scivolata e ti ...
    ... fossi fatta male. Meglio così, allora!”. Tirammo entrambi un sospiro di sollievo e, guardandoci negli occhi, scoppiammo a ridere. Eravamo praticamente istupiditi dal godimento. Annette aprì il rubinetto della doccia e quando l’acqua raggiunse la temperatura giusta si infilò dentro la cabina e mi tese la mano: “Laviamoci insieme, ora”. Io entrai con lei nella cabina e lei cominciò ad insaponarmi, prima la schiena, poi il sedere, poi le gambe. Mentre risaliva con la spugna verso il sedere, con il dito mi solleticò il buchino. “Ti piace questo?” Mi domandò. Un’altra sensazione sconosciuta: era la giornata delle sorprese e delle novità! “Sì mi piace, mi piace tutto quello che mi fai” risposi. “mi è piaciuto tutto quello che mi hai insegnato. Ma ci sono ancora molte cose che puoi insegnarmi?” “Eccome!” rispose “non immagini quante cose si possono fare! Ti va di impararne altre?” “E me lo chiedi!” replicai “Se soltanto mi fanno impazzire come quelle che mi hai insegnato oggi, non devi nemmeno domandarlo !” “D’accordo” disse Annette con aria solenne “da oggi in poi sarò la tua insegnante! Ma ora lavami tu”. Io, diligentemente, come un bravo scolaro, facevo tutto ciò che Annette mi diceva: imitando i suoi movimenti, le lavai la schiena e, proprio come aveva fatto lei, giunto vicino al suo sedere, cominciai a giocare con il suo buchino. “Mmmmmmm, bello ! Mi piace.” Annette ricominciava a mugolare. Io compresi che anche quella manovra le piaceva e insistetti a giocare con il suo buco ...