1. Quella dolce follia


    Data: 09/05/2020, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... cercano, che si muovono, che spingono e lei che danza sul mio corpo con i suoi capelli da sirena marina. Io la squadro, in quanto mi sento ancora una volta annullarmi squagliandomi per questo suo potere deciso e perentorio, in ultimo vengo, un�altra volta ancora, con una forza e uno scioglimento che mi fa tremare, che mi sfinisce totalmente. Questa volta, però posso entrare nei suoi occhi, vedere il suo eccitamento nel suo sguardo che adesso &egrave tutto mio, sì, tutto per me, perché non mi sta a cuore se fuori &egrave quasi l�alba, se il giovane &egrave ancora lì e probabilmente ha presenziato a tutta quell�irripetibile esibizione, eppure non m�importa se stiamo per arrivare a Verona, tenuto conto che dovrò scendere da questo treno, adesso non m�interessa più niente, sennonché questa volta mi posso stringere contro di lei e farmi accerchiare dalle sue braccia e poi esaminarla eccitata, seduta, stanca e abbandonata sul sedile accanto a me, senza più quello sguardo d�autorità e di potere ammaliatore e magnetico.Allora io la bacio mentre i miei occhi sono dentro dei suoi, il mio respiro accelera, la mia mano slaccia lentamente i bottoni della sua camicia, la mia bocca succhia il suo seno, si nutre dai suoi capezzoli e non m�importa se sentiamo il convoglio che decelera. Io la ...
    ... squadro in tutto il suo fascino, infilo la mia mano ansiosa sotto la sua blusa, abbasso giù l�intimo e l�accarezzo intollerante, dopo m�insinuo dentro fino a raggiungere il suo germoglio più occultato, quel piccolo ripostiglio privato che ormai ho per sempre violato e la sento piagnucolare, trepidare tra le mie braccia, gioire, perché introducono il mio desiderio per sempre dentro di lei fino a rimanere per un lungo e interminabile attimo una dentro l�altra. Il treno adesso si &egrave fermato, ci guardiamo ancora per un attimo, io mi sistemo velocemente i vestiti, prendo la mia valigia mentre il telefonino squilla:�Sì, amore, sto arrivando. Ci vediamo fra cinque minuti giù al binario�.Io le sfioro i capelli, lei mi guarda per un solo lunghissimo istante con quella sua solita aria di duello, quasi di sfida, io le sorrido ed esco dallo scompartimento. Il giovane mi scruta e ridacchia impacciato, io vado avanti senza voltarmi, scendo dal treno, m�allontano e m�avvio al binario numero uno.Nel frattempo sento il treno dietro di me ripartire con quel suono cigolante e stridente di ferro, acciuffo una sigaretta, poi nella tasca cerco l�accendisigari e trovo un foglietto:�Domenica prossima, treno da Trieste per Torino alle ore ventuno. Sii puntuale, perché t�aspetterò�.{Idraulico anno 1999} 
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