Quela diavolo della mia fidanzata part. 2 - Racconti Erotici

Quela diavolo della mia fidanzata part. 2

Arrivò il fatidico pomeriggio.

A pranzo i miei notavano una certa irrequietezza da parte mia. Mangiavo ma ero completamente assente. Il mio pensiero era rivolto alla mia fidanzata che da li a qualche ora avrebbe scopato, in auto credo, con un altro di mia conoscenza. Potevo diventare lo zimbello del gruppo se l'altro avesse raccontato tutto. Potevo diventare ufficialmente cornuto.

Decisi di non pensarci poi tanto. Andai in cameretta, chiusi a chiave la porta e iniziai a vedere qualche film porno per darmi la carica. Avevo il cazzo in fiamme, sullo schermo una bionda tutta curve si stava scopando un uomo che non era il suo fidanzato. L'avevo scelto apposta.

Ore 14:00. domenica di un settembre anomalo.

Mi squilla il cellulare. Era un messaggio con dentro una foto.

"che ne pensi, va bene vestita cosi?" era la mia fidanzata con calze jeans superattillato e camicetta semi sbottonata dalla quale fuoriuscivano due grosse tette.

"non basta amore, voglio vedere l'intimo"

passarono pochi minuti e...arrivò il xseguito.

la foto era davverohot. Aveva i pantaloni calati e, rigorosamente a 90, il suo culo era coperto da uno striminzito tanga nero.

"ok puttana cosi va piu che bene!"

"va bene amore, tra dieci minuti Michele mi viene a prendere...aspettami a casa mia, da mia madre"

mi feci una doccia veloce,a dire il vero rasai tutto il pube nel caso in cui avessi avuto qualche chance.

Mi vestii di corsa, scesi da casa e con l'auto mi recai a casa ...

... della mia ragazza.

In tutto era trascorso, piu o meno, un 'oretta.

Giungo sotto casa della mia fidanzata e citofonai.

"chi è?" era la suocera.

"sono G. posso salire?"

senza nemmeno rispondere, aprii il portoncino.

Sali le scale a due a due. E sele avesse dato fastidio questa intrusione?

chi cazzo se ne fregava, in fondo la figlia si stava divertendo con un altro, era il minimo.

Mi aprii mia suocera, entrai accertandomi che non ci fosse qualcuno.

"vieni ti preparo un caffè"

la seguii. Il mio sguardo, inevitabilmente, cadde sul suo culo prosperoso. Un leggins attillato, un accenno di mutandina si intravedeva. Magliettina aderente e seno piu che mai enorme.

Ero arrapato.

Lei iniziò a parlare del piu e del meno, io non ascoltavo, annuivo ma non adcoltavo.

Pensavo alla mia donna, la pensavo già a cavalcioni sul cazzo di Michele, mugolare dal piacere. La immaginavo a 90 mentre l'altro le sfondava il culo.

il mio pensiero dall0essere cornuto venne distolto solo nel momento in cui mia suocera, nel girarsi si chinò in avanti e davanti a me avevo un cerchio perfetto rappresentato dalle sue grosse chiappe. Avrei voluto baciarle, strusciarmici addosso.

Lei si girò di scatto e, inevitabilmente, vide comunque il mio sguardo che si era posato sul suo deretano.

"mi vuoi aiutare un attimo a sistamare qualche scatolone nel ripostiglio?"

"certo, con piacere"

entrambi ci recammo nel ripostiglio, a dire il vero stettissimo. Un paio di volte, ...