Loschi affari.
Data: 24/08/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Mesx, Fonte: Annunci69
Estate.
Temperature da far girare la testa, davvero dure da sopportare.
Buttai un occhio all'orologio...erano le 13:45, il mio cliente sarebbe arrivato a momenti.
La modalità di incontro era la stessa per ognuno, fischiare in una determinata maniera una volta giunto vicino al luogo predestinato per l'incontro...dopodiché terzo albero a destra, dietro il grosso cespuglio...contanti alla mano e precisi.
Sentii una macchina avvicinarsi e parcheggiare, forse era finalmente arrivato. Il fischio seguì, era lui...anche se a dirla tutta non lo avevo mai visto...era un nome nuovo.
Giunse dietro il cespuglio.
Un uomo normalissimo e anche di bell'aspetto, in giacca e cravatta nonostante i 30 e spingi gradi, piuttosto distinto ma visibilmente teso.
"Sei tu?"
"S...si." Disse un po' incerto.
Mi allungò una busta con dentro il contante...li contai un paio di volte. Non sto a dirvi la cifra, ma sappiate che le cifre che la formavano erano 4. Una volta appurato che fosse quanto pattuito, infilai il sacchetto nel mio zainetto.
"Seguimi, ci sono 5 minuti di strada."
Lui non spiaccicava parola e si guardava attorno nervosamente.
"Prima volta che fai una cosa simile?" gli chiesi.
"Oh..ehm...si."
Mi girai mentre camminavo a squadrarlo un attimo dalla testa ai piedi...così notai anche la fede al dito.
"Beh, considera che sono abituato a tutt'altro tipo di clientela...dal camionista in trasferta al sodomita...tu mi sembri un tipo apposto, nonostante ...
... quell'anellino che porti al dito."
Lui abbassò lo sguardo.
"Non si era detto massima riservatezza?"
Mi girai nuovamente a guardare il percorso e continuai a camminare dritto senza guardarlo.
"Certo, infatti non ho chiesto dettagli...stava a te sfilarti la fede."
Lui si schiarì la voce come per dire qualcosa, ma rimase poi in silenzio.
"Ad ogni modo, siamo arrivati."
Il solito edificio abbandonato di cui ormai avevo fatto la mia tana per i miei loschi affari.
Feci per aprire la porta come al solito, ma la trovai chiusa a chiave.
"Cazzo..."
"Qualcosa non va?" chiese lui preoccupatissimo.
"No...semplicemente mi sa che qualcuno si è accorto che veniva gente qui...oh beh, per oggi ovvio al problema, poi troverò qualcosa di nuovo."
Presi un bastone di ferro e cominciai a battere sulla serratura arrugginita che si spaccò dopo qualche colpo. Un po' di leva e la porta fu aperta.
"Perdonami l'inconveniente."
Accesi la vecchia lampadina che penzolava in quella specie di piccolo laboratorio abbandonato.
"Inizia a metterti a tuo agio e spero tu abbia portato il necessario."
Andai nella stanza accanto a prepararmi a mia volta.
Una volta pronto tornai indietro barcollando e armato di foglietto su cui erano scritti i "dettagli dell'incontro"...In sostanza, cosa lo faceva arrapare. Lo facevo con tutti i clienti con esigenze..erano anche quelli che pagavano di più.
"Dunque...ti piace il cross-dressing, sei feticista dei piedi e a volte ti ...