1. Il supplizio del muka badak


    Data: 22/11/2017, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: xilia82, Fonte: RaccontiMilu

    ���In italiano si traduce �viso di rinoceronte�.�Mi mostrò il suo ultimo acquisto in rete. Era formato da due protuberanze falliche, una di dimensioni medie e l�altra più piccola, �grande come il mio medio�, mi fece notare; entrambe, ricurve, formavano un corpo unico con una base sottile e lunga che mi ricordò un assorbente molto sottile. L�uso era evidente.Alle due estremità della base partivano due laccetti dello stesso materiale plastico che si dividevano in modo da formare una sottile cintura, una sorta di micro-perizoma per evitare la fuoriuscita dell�oggetto dalla sua doppia sede, che presto, intuii, sarei stata io.Si guardò intorno; sul marciapiede pochi passanti e per strada poco traffico. Se ci fosse stato qualcuno affacciato a una delle tante finestre delle case non ci badò. Mi sollevò dai fianchi la gonna corta e mi abbassò gli slip fino alle caviglie. Tirò fuori da una tasca un flaconcino di olio da massaggio, lo aprì e lubrificò il viso-di-rinoceronte. Poi mi sollevò nuovamente la gonna e facendomi divaricare leggermente le gambe spinse con delicatezza l�oggetto nel mio corpo, contemporaneamente davanti e dietro. Emisi un gemito. Sarebbe stato il primo di una lunga serie.Mi allacciò in vita il cinturino, mentre un ragazzo ci osservava perplesso dal marciapiede opposto. Mi sfilò le mutandine e le appese ad un cancello. �Queste per oggi non ti serviranno�.Tirò fuori dalla stessa tasca un piccolo telecomando con tre pulsanti colorati.�Questo è il pulsante ...
    ... rosa.� Lo spinse ed il cilindro anteriore iniziò a contorcersi silenziosamente nel mio ventre. Sussultai. L�effetto era strano.Era meglio di molti falli veri che avevo conosciuto.�Questo è il pulsante rosso.� Anche il cilindro posteriore inizio a muoversi, ed io con lui. La mia mano si portò istintivamente all�inguine.�E questo è quello viola.� Qualcosa cominciò a vibrare contro il clitoride, insistentemente. Mi scappò uno stupido urletto. Lui rise, aspettò qualche secondo divertito dai muscoli delle mie gambe che si contraevano senza che riuscissi a fermarle, poi spense tutto, mi prese la mano e ci incamminammo verso la fermata dell�autobus.Prima dell�incrocio mi disse d�aspettare qualche secondo. Girò l�angolo e raggiunse le altre persone in attesa. Si appoggiò al muro con la mano � e il telecomando � in tasca. Li raggiunsi anch�io e, vedendo che fingeva di non conoscermi, mi misi accanto al cartello della fermata, dandogli le spalle.Improvvisamente sentii dentro l�intestino ricominciare la danza. Cercai di mantenere la calma e il contegno.Mentre una signora mi chiedeva come arrivare in piazza dell�Unità, accese anche la vibrazione.�N-non lo... so. Mi... mi spiace...��Si sente male signorina? E� diventata tutta rossa.��Non si preo... preoccup-i...� Fui salvata dall�arrivo dell�autobus. Mi concesse una tregua per salire. Lui si sistemò in uno dei sedili in fondo, io mi fermai in piedi rivolta verso un pensionato a cui già la vicinanza delle mie gambe scoperte creava un certo ...
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