1. Il piccolo Nathan


    Data: 11/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Jenny

    ... liberi e..." non feci in tempo a finire la frase che mi rificcò con violenza in pene giù in gola. "E cosa farai? Non puoi uscire di qui vestita così e non puoi nemmeno raggiungere le chiavi delle manette, sei mia Jen." Cercai di sfilarmi le manette ma era tutto inutile, aveva ragione Nat non avevo scampo, mentre cercavo di divincolarmi di nuovo per respirare sento Nat stringermi forte la testa e spingere il cazzo più infondo possibile. Avevo capito cosa stesse per fare ma non avevo modo di liberarmi, improvvisamente la sentì, quell'enorme colata calda e violenta che mi scendeva giù nello stomaco, non riuscivo a staccarmi dal suo pene e per non affogare dovetti ingoiare tutto. Mi lasciò cadere per terra, ero affannata e spaventata ma anche terribilmente eccitata, rimanemmo immobili per qualche minuto poi decisi di farmi forza e mettermi in piedi sui tacchi per scappare, ma Nat mi raggiunse quasi subito "Hey hey dove vuoi andare, abbiamo appena iniziato". Mi spinse con la faccia sul tavolo della cucina, poi prese la fune che usava Marzia per saltare la corsa e me la passò attorno al collo, fece un nodo che mi stringeva alla gola ma non mi strangolava e legò l'altra estremità della fune alle gambe del tavolo, in modo che con le mani bloccate non potessi sollevarmi dal tavolo. Poi prese uno dei suoi calzini e me lo infilò in bocca per non farmi urlare, dopodichè mi sbottonò il body del costume in mezzo ...
    ... alle gambe, "Sei tutta bagnata Jen, ma non ci infilerò il mio coso li, chissà quanti ragazzi ci sono gia stati ma non ti preoccupare, non ti lascio appesa" prese il mio telefonino, lo impostò su vibrazione ma non prima di avermi scattato una foto e di averla caricata sul mio profilo, poi me lo infilò tra gambe nella vagina. Prese il suo cellulare e chiamò il mio, il telefonino cominciò a vibrarmi dentro ed io mi sentivo impazzire di desiderio, lasciò il cellulare in modalità chiamata continua e poi mi appoggiò la cappella sull'ano "Scommetto che qui sei ancora vergine" lo infilò piano e lentamente tutto fino a farlo sparire nel mio culo, provai ad urlare ma ero imbavagliata e dovetti restare legata li con un vibratore tra le gambe e Nathan che entrava e usciva dal mio culo. Nat cominciò ad andare più veloce ed io ero quasi arrivata poi ad un certo punto risentì quel caldo fiume che mi scorreva dentro e mi riempiva, il cellulare continuava a torturarmi ed io non potevo impedirlo. Ad un certo punto squillò il telefono e partì immediatamente la segreteria; il messaggio era da parte di Marzia "Hey frocetto volevo avvisarti che oggi non torno a casa, rimango a dormire dal mio ragazzo e se passa Jenny puoi dirle che ci vediamo domani sera direttamente? Bye bye." Questo voleva significare che sarei rimasta bloccata in casa con quel piccolo maniaco per quasi 2 giorni, forse non sarei dovuta entrare in casa. 
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