1. Cristina


    Data: 12/05/2020, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Autore: io_nascosto, Fonte: xHamster

    ... aprendo troppo presto la bocca facendo la stessa mossa di prima ma io non ci casco e stringo ancora più forte. Quando lo rilascio avresti voglia di piangere.Ti passo una busta e ti ordino di andare al bagno e di fare quello che trovi scritto nel foglio senza mai toccarti, senza godere.Ti avvii con un passo dondolante verso il bagno e per tutto il tragitto, o almeno fino a dove arriva il raggio del telecomando, subisci di nuovo le vibrazioni. Questa volta sono al massimo della potenza e fatichi molto a camminare.Finalmente sei dentro al bagno e leggi subito il biglietto.“grazie, Sir” pensi mentre ti togli i leggings per mettere i slip e una gonna per poi tornare da me. Logicamente l’ovulo è rimasto dove era ma siamo quasi arrivati e non hai più quella vistosa macchia davanti alla fica esposta con quei leggings che non nascondevano nulla.Scendiamo dal treno e usciamo dalla stazione.“Ora andiamo al sexy shop” ti dico chiamando un taxiSei troppo preoccupata per rispondermi ed io attendo di essere seduti nel tassì per fartelo notare.Il tuo volto arrossisce di colpo e sottovoce mi dici “si Sir”Al tassista chiedo di portarci al mercato più vicino mentre rido dentro di meIl mercato è pieno di gente indaffarata a fare la spesa. Ci sono tanti banchi di frutta, verdura, carne e qualunque altro cibo. Ci dirigiamo verso uno che vende verdura e prima di fermarci ti dico”stai attenta alle dimensioni di quello che comprerai perchè lo userò su di te. Però non fare la furba come prima, hai ...
    ... capito che non ti conviene!”Giri per il banco guardando il cibo esposto, ma più che altro per recuperare parte della lucidità che hai perso quando hai sentito la mia frase, e poi, intelligentemente, prendi una busta e scegli tre/quattro pezzi di zucchine e cetrioli.Sul tassì che ci riportava verso la stazione, e di conseguenza verso la squallida camera d’albergo che per entrambi noi rappresentava l’agognata meta, ho “sollecitato” di nuovo la tua voglia usando continuamente il telecomando. Il tempo delle interruzioni a volte erano talmente minime che non facevi in tempo neanche a recuperare il respiro. Ad un certo punto il tassista ci ha chiesto se stavi bene e la mia risposta lo ha lasciato sconcertato perché ho detto solamente “non potrebbe stare meglio” aumento le vibrazioni al massimo facendo in modo che tu arrivassi quasi all’orgasmo.Lui si è zittito e non ha più parlato ma deve aver intuito qualcosa perché guardava continuamente nello specchietto retrovisore facendoti arrossire ancora di più.Finalmente siamo entrati in camera e come sempre ti sei spogliata in un secondo inginocchiandoti poi davanti a me in attesa che iniziassero le danze, qualunque danza a questo punto, pur di poter dare sfogo a questo orgasmo che ti portavi indietro da Milano.Ho tirato fuori il cazzo già ben inturgidito e l’ho avvicinato a te senza neanche bendarti. Hai visto la mia cappella già gonfia e lucida pronta a sparare il nettare di cui sei golosa.Anche io ero arrivato al limite dell’eccitazione e ...
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