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APPENA ARRIVATA A ROMA PER L'UNIVERSITA'
Data: 17/05/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: calabrese92
Ciao sono Anna a inizio settembre sono salita a roma con il fatto che ho iniziato l�università, io sono calabrese, ho conosciuto dei ragazzi e con questi amici sono andata a ballare, hanno preso il tavolo in discoteca, faceva un caldo assurdo a ostia, era umido e appiccicoso, io ero con un vestitino bianco corto e dei sandali ai piedi, siamo entrati il mio e al posto di ballare ci siamo seduti tutti al tavolo, la ci hanno portato la bottiglia e abbiamo iniziato a bere, io ero a pancia vuota, perché la sera non avevo fame e quindi non avevo cenato, la serata era noiosa, vedevo tutti che si divertivano e io invece la a rompermi le scatole con loro che parlavano di università, poi capirai cosa me ne importava io dovevo ancora iniziare gli studi, e io bevevo perché la serata non mi passava, bevevo e fumavo, fino a quando non ho sentito la testa che mi girava, ho visto che al tavolo di fronte c�era una comitiva di ragazzi tutti ben messi di fisico, mi guardavano, mi fissavano, poi ho realizzato perché, nello stare seduta in quel modo il vestito che già era corto mi era salito in modo vertiginoso, e avevo tutte le cosce scoperte.Con quei sandali che avevo mi facevano male i piedi e allora l�ho tolti, e ho poggiato i piedi sul bordo del tavolo, in quella posizione mi si vedeva il perizoma nero. Mi alzo e scalza come ero vado a ballare, la vicino ai tavoli, al cordolo rivolta alla pista, dopo un po vedo dei ragazzi di quel tavolo che si mettono a ballare vicino me, e fumavano erba, ...
... si sentiva dalla puzza, uno di quei ragazzi mi si è messo davanti a ballare e mi ha tirata a se, io non ho fatto resistenza, era un bel ragazzo, e mi strusciavo anche io a lui, mi leccava il collo e mi metteva le mani sul sedere, poi ho sentito un altro dietro di me che mi ballava attaccato e sentivo il suo attrezzo duro che mi sbatteva al sedere, allora io l�ho allontanato con la mano e il suo amico intanto mi ha passata la canna, io l�ho presa e ho iniziato a tirare e l�ho finita, allora lui mi ha detto:�Sei ingorda, di dove sei?�Io ��sono calabrese sono arrivata da una settimana a roma per l�università�Lui � �mmm calabrese, bello, state tutte in calore voi calabresi�Io ho sorriso e nello stesso momento il suo amico era tornato all�attacco, e mi si è attaccato dietro a quel punto non ho fatto più resistenza anche perché adesso aveva acceso lui un'altra canna, e l�ha passata al suo amico dicendomi nell�orecchio:�La vuoi?�Io ho detto �Si� e ho allungato la mano mentre lui da dietro mi ha messa una mano tra le gambe e mi ha toccato le mutandine e io mi sono messa a ridere e gli ho detto:�E daiii che fai?�E ridevo come una scema, e lui ha detto �a te piace la canna a me la figa� e l�altro amico �dai che voi calabresi ve fate sfonnà la sorca da tutti� io ridevo e fumavo, mi girava la testa che non riuscivo neanche a guardarli in faccia con le luci che flesciavano, e ho sentito che diceva all�amico in alta voce che ero bagnata, allora davanti questa volta il suo amico ha infilato ...