1. Paola, 70 anni. La troia del quartiere.


    Data: 18/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: Lee

    ... la lavatrice ora, quantomeno, da segnali luminosi nel mini-monitor. Le sorrido e solo ora alzo l�indice �Ha del disinfettante?�, chiedo con naturalezza andando verso di lei, immaginando una risposta ovviamente positiva.Lei scuote la testa. La osservo, mentre lei continua a osservare la ferita, preoccupata. �Ma non è niente! Succhierei tutto via, ma ho appena finito di fumare e non è il massimo mettere germi su germi�, le dico sorridendo. Le avvicino il dito al viso, orizzontalmente rispetto alle labbra: �Non può sputarci sopra? Giusto per ripulire�. Lei strabuzza gli occhi e mi guarda in viso. Io la fisso e comprende che molto probabilmente non è una domanda. Tutt�altro.Lei non ci sputa sopra. Annuisce e dice: �Va bene�. Lascia colare un grumo di saliva denso sulla ferita e rimane a osservarmi con la bocca socchiusa, con un finissimo rivolo di saliva che collega il mio dito alla sua bocca. Mi osserva, con il viso leggermente chino. �Lo insalivi bene�, le dico avvicinandolo ulteriormente alla sua bocca. Lei la socchiude ulteriormente e lascia fluire ulteriore saliva, al punto che inizia a colare per terra. Io la fisso negli occhi, mentre lei non si è ancora tolta dal viso quello sguardo preoccupato. Mi fissa ...
    ... con i suoi occhi nocciola, vecchi, ma comunque luminosi, avidi.Lei avvicina lentamente le labbra, come per lasciar colare con maggiore precisione la saliva sulla ferita. Io inclino completamente il dito e glielo infilo tra le labbra. Non sento alcuna resistenza. Anzi, vedo i suoi occhi cercarmi, mestamente, mentre le labbra si racchiudono morbidamente attorno al dito e la lingua inizia a girarvi attorno. La sento succhiare dolcemente, morbidamente, languidamente. �Lo insalivi bene, forza�. Le dico sentendo la mano spingere contro le sue labbra perché oltre non posso andare. Le muovo l�indice in bocca, spingendo sulla sua lingua umida. Lo spingo come volessi arrivare in gola. Mi avvicino al suo viso e le sussurro sul naso un �Deve muovere di più la lingua�. La risposta è immediata. Inizia a rotearla velocemente attorno al dito.Improvvisamente le tiro fuori il dito. Cola saliva densa. Sanguina ancora. Osservo il mio dito e, nuovamente fissandole lo sguardo, mi pulisco dalla saliva e dal sangue sulle sue labbra ancora schiuse, lasciando che quella miscela inizi a percorrere con un rivolo denso il suo mento, a scendere.�Deve essere fortunato, tuo marito�, le mormoro a voce bassa, a meno di un passo di distanza. 
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