1. La zia vogliosa


    Data: 19/05/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: John Dorian, Fonte: RaccontiMilu

    ... adesso sei un bel ragazzo. Non escluderei che sia diventato grande anche il tuo amichetto là sotto -Non ci potevo credere: quello che avevo sperato da nove anni finalmente stava accadendo! E senza nessun mio sforzo! Poi lei continuò:- Vi ho sentito mentre parlavate, tu e il tuo coinquilino, e ho deciso di stare al gioco. Ma tuo padre e il resto della famiglia non devono scoprirlo, sarebbe terrificante per loro. -Senza dire una parola le ficcai la lingua in bocca e ci baciammo appassionatamente per una manciata di minuti. Poi lei mi slacciò i pantaloni ed iniziò a masturbarmi lentamente. Quando smise per riposare la mano, io non le diedi il tempo di continuare e cercai la sua figa, leccandola avidamente. Lei gemette venendo, ed io accolsi volentieri il liquido del suo piacere sulla mia lingua. Poi mi chiese di penetrarla e io non me lo feci ripetere due volte. Mi sdraiai sul divano e la feci sedere sul mio palo. Il suo movimento ondulatorio sopra di me mi causò un�eiaculazione spropositata e senza preavviso dentro di lei: in fondo era la mia prima volta, e per di più con la donna dei miei sogni.Ma ...
    ... lei non sembrava preoccupata, e pensai che evidentemente prendeva la pillola. Quindi si tolse da sopra di me e iniziò a spompinarmi. Subito il mio cazzo prese vigore di nuovo. Era passato troppo poco tempo dalla prima sborrata, perciò dopo una decina di minuti che me l�aveva accolto in bocca decise di passarselo tra le tette. Era una sensazione stupenda, che mai avevo provato: ed avere il mio pene tra le sue grandi e morbide poppe mi fece venire un�altra volta. Infine andammo a farci una doccia insieme, durante la quale ci baciammo e palpammo, ma nient�altro.Quella notte dormimmo insieme, e la mattina seguente lei andò al lavoro e io all�università.Nei due giorni successivi parlammo di quello che era successo, e confermammo di non dire nulla a nessuno della famiglia.L�ultimo giorno l�accompagnai in aeroporto e là ci salutammo. Sapevo che tutto ciò non sarebbe mai più ricapitato, ma speravo comunque di rivedere zia Monica.Poi, tornato a casa, trovai Luca che si era risistemato, e che mi chiese informazioni succose riguardo ai tre giorni passati con mia zia. Io gli raccontai tutto, nei minimi dettagli. 
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