1. Quello che suonava la chitarra


    Data: 20/05/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Hermann Morr

    ... sbadigli degli indigeni. L'Anda invece sta defilato e tocca appena le corde a capo chino, accompagna, niente di più. La seconda metà della scaletta si apre con Skyline, Vania si butta uno scialle di seta sulle braccia e si mette in posa da teatro della Belle Epoque, ce la mette tutta per spiegare il bel canto alle capre.. che ruminano i loro panini con la scamorza e carciofo alla brace.. Betta la sostiene con tonalità sussurrate, commenti pesanti su di loro dal pubblico. Poi, mentre ancora vibra nell'aria l'ultima nota del Sax, un Re minore invade il campo, a volume alto, interminabile, Teo si guarda attorno, vede l'Anda che ha messo in tensione una corda, col rischio di spezzarla. Gli altri non sanno che fare, non era previsto, ma al pubblico sembra tutto programmato, l'Anda si mette a scalare, dicesi assolo della madonna, e lo sta inventando sul momento. Alterna passaggi distorti a frasi chiare e colorate, come se gli spiriti di Steff Burns e Braido messi assieme si fossero impadroniti di lui, Gigi il bassista intuisce il sound e parte a sua volta con una sola nota, estesa al massimo, come una parete sonora su cui l'Anda dipinge. I bori sotto al palco gridano all'abilità sovrumana. Teo capisce che deve andarci dietro, se è un batterista deve saperci andare dietro, prove o non prove, così come avrebbe dovuto sapere cosa dirgli il giorno prima. Toglie il piede dal pedale, che ...
    ... non serve a una sega in quel momento, picchia di bacchette come un forsennato, la catarsi, il potere terapeutico dell'Arte. Capisce che l'Anda non è guarito, anche se adesso si è portato sul bordo e tiene la chitarra appoggiata sul ginocchio flesso, come un timoniere nella tempesta, non lo fa per scena. Lui davvero potrebbe affondare, e mette in musica il suo naufragio. Una scaletta dopo, cinque del pomeriggio, smontano tutto. L’Anda ha riposto la chitarra nella custodia, lascia il lavoro agli altri e non ha ancora detto una parola. Teo lo ferma mentre sta scendendo. “ Che mina Anda ! Se si sparge la voce ci richiamano, possiamo anche sperare delle serate adesso. Tutto grazie a te, però dì, stai ancora messo male.. “ Finalmente Andrea si decide a rispondere. La prima cosa che dice da quando Sandra si è chiusa la porta dietro. “ Malissimo. Volevo rimanere a guardare il soffitto a casa, poi però ho sentito una canzone alla radio, che mi ha ricordato una cosa. “ “ Ah.. il valore dell’amicizia.. il sacrificio per il gruppo.. capisco.. “ Andrea miracolosamente riesce anche a sorridere. “ Teo, sticazzi, non è quello. E’ che stavi li, dietro la batteria, e non potevi vedere le ragazzotte in crisi mistica che spingevano per arrivare in prima fila. E che adesso girano qui attorno come squali. Non ti ricordi cosa diceva quella canzone ? .. quello che suona la chitarra non va in bianco mai… “ 
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