1. Posta espresso 4


    Data: 23/05/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Enzoracc, Fonte: EroticiRacconti

    ... eccitato. Mario si accomoda davanti a me e con un dito comincia ad esaminare l’ano, per poi spingerlo dentro ed uscire subito: mi mostra il dito sporco «è da un po’ che non vai in bagno eh?» Si rialza per tornare con una vasca di raccolta che posiziona sotto la poltrona, ed una peretta di liquido che per tre volte mi infila nel culo, mi costringe a trattenermi mentre massaggia l’addome. La successiva evacuazione in quella posizione e guardato da loro mi ha ulteriormente eccitato. «Bene, direi che dopo la pulizia possiamo procedere» Torna a penetrarmi con le dita, non senza evidente fastidio, il dito dentro mi fa contrarre istintivamente l’ano. «E’ ancora più stretto di quanto immaginavo, sverginarti non sarà una passeggiata, devo richiederti se desideri continuare» «si» Allora dall’armadio prende uno speculum che una volta inserito inizia ad allargare: piango dal dolore atroce, mi sembra che le ossa si spacchino. Lo lascia in posizione per un bel po’, intanto che Mario e Paola si vestono per la cena. Paola con il suo solito unico indumento, quel vestitino corto e scollato dotato di spacco laterale fino al girovita per mettere completamente a nudo coscia e natica. Poi si avvicinano a me: Mario con una lampada mostra a Paola le mie interiora attraverso lo speculum, per poi rimuoverlo e sostituirlo con un finto cazzo lubrificato, che mi infila in modo ...
    ... deciso bloccandolo dentro. Mi fa scendere dalla poltrona e vestire, solo pantaloni e t-shirt. «Così ti manterrai dilatato durante la cena» Paola, forse anche per solidarietà, chiede «Mario, ne hai uno anche per me?» Mario sorride e lei si mette a 90: un plug di dimensioni almeno doppie del mio sparisce gradualmente nel suo culo senza un lamento, poi si rialza e mi sorride. Invece il mio fastidio è costante, ma poi durante la cena è come se gradualmente l’ano si adattasse alla situazione. Intanto il cameriere è sempre più arrapato dal nude look di Paola, ed ormai giunti a fine cena concordiamo di concedergli una “mancia” in natura: alla richiesta del conto lei gli sussurra quello che immaginiamo. Difatti lui al ritorno posa il conto, e poi fingendo di rispondere a domande sul menù che Paola ha aperto davanti, affonda le mani per palpare le sue tette gentilmente concesse. Al rientro in studio, Mario mi fa sdraiare su di un fianco su un lettino con il culo un po’ sporgente: dopo aver estratto il plug, inizia a penetrare con il suo pene, poi completamente, mentre sul lato opposto Paola ha preso in bocca il mio e più lui mi sbatte da dietro più il mio cazzo gode nella bocca di Paola, fino a quando poi Mario viene completando il mio sverginamento, ed anch’io sborro in bocca a lei. «Ma com’è che cammini strano? Sembri uno sceso da cavallo…» ah le madri…. ! 
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