1. Preda di guerra 7 bis: Il generale Rashid - Un nuovo padrone 2


    Data: 24/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: PricK

    ... aspetti fisici del semplice sesso potessero mai avere. "Troia americana, sei la mia prigioniera, farai qualunque cosa io dica, quando lo dirò, se mi sfidi in minima parte, ti batterò con quella cintura fino a che non vi sarà più pelle sul tuo corpo," Rashid sussurò nel suo orecchio mentre continuava a cavalcare il suo culo, "Mi mostrerai il rispetto che merito, puttana!" Diana involontariamente strinse lo sfintere ancor di più per lo shock quando il generale le parlò in inglese. Una spinta e una dolorosa torsione dei suoi capezzoli sensibili le ricordarono di non combatterlo. Appoggiò la testa contro il muro e cercò di rilassare tutto il suo corpo, sperando di superare lo stupro con il minor dolore possibile. "Puttana, mi risponderai quando parlo", abbaiò, stringendo dolorosamente i suoi capezzoli mentre parlava. "Sì signore, io ... io sono la sua puttana ... AAAAAHH! Mi piace, signore…MI STA SFONDANDO IL CULO!!!!…OOOOOHH!," Diana soffocò tra i gemiti mentre la sodomizzava e torturava i suoi capezzoli. Apparentemente soddisfatto, Rashid si è concentrò sul culo di Diana, il ritmo delle sue spinte aumentò mentre lui pompava sempre più forte nel suo culo. Diana pensò che si sentiva come se le stesse spingendo una mazza da baseball nel culo. Il dolore sembrò a Diana continuare all'infinito mentre il Generale cavalcava il suo culo e le martoriava i seni con le unghie. Era tutto ciò che poteva fare era appoggiare la testa contro il muro e concentrarsi sulle sue spinte tra le urla ...
    ... ma all'improvviso le montò l'orgasmo e mentre il suo culo e la sua figa sbrodolavano secrezioni Diana cominciò a godere ed a pompare con il culo ululando per il piacere del Generale…”GODOOOO!!!! VENGOOOOO!!!”. Mentre Diana veniva il Generale ebbe un parossismo di spinte, ma, alla fine, le spinte del martello pneumatico si fermarono e lei poté sentire un liquido caldo che riempiva, piacevolmente, i suoi intestini. Era da due giorni che Diana non veniva stuprata e le sembrava che il suo culo e la sua figa fossero animate di una loro propria volontà e desiderosi di cazzo e di sborra. Diana rimase inebetita mentre Rashid slegava le sue mani e le faceva retrocedere dietro la schiena. Poi lui le slacciò i piedi e la condusse in un letto nell'angolo. La fece inginocchiare accanto al letto e disse: "Sto per mettere alla prova la tua ubbidienza: se fallisci, ti frusterò due volte più forte di quello che ho appena fatto". Estraendo la pistola dalla fondina, Rashid continuò: "Ti ordino di leccare il ​​sudiciume dal mio cazzo, se i tuoi denti mi toccano il mio cazzo, ti ucciderò". Con la pistola alla testa, Diana fissò disgustata le macchie scure sul suo cazzo mezzo eretto. Il suo stomaco si rivoltò al pensiero di dove quell'enorme cazzo fosse appena stato. Ma era troppo spaventata per rifiutare, d'altronde non era la prima volta che era costretta a tale abiezione, talvolta anche Yazeed ed il traduttore erano soliti sodomizzarla senza clistere e farsi pulire il cazzo, anche se spesso gli ...