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Cave-tto Canem
Data: 24/05/2020, Categorie: Sensazioni Etero Dominazione / BDSM Autore: AgirlHot
Ti vedo meravigliosamente eccitato brandire il cavetto dell'iPhone come una frusta per cercare di colpire la mia pelle, ancora non sai bene dove ma quasi non ti importa. Perché quello che vuoi vedere è il mio scatto nel cercare di ritirarmi dalla fonte del dolore: La tua mano.Colpisci come a caso le parti del mio corpo che le mie dita non arrivano a coprire, mi agito, vuoi bloccarmi, in parte ci riesci, il cavetto mi lascia marchi che sembrano incisi con il fuoco, grido mordendomi il labbro. Ti guardo corrucciata con quella linea fra gli occhi che ti piace tanto vedere quando sono sofferente, respiro affannosamente ma, quanto mi piace. E quanto ti piace vedermi così?Lo vedo dal tuo sguardo, "Stasera sei così bella. Perché ti fai umiliare così?" Non ho la risposta pronta, mi carezzi con l'altra mano i capelli in netto contrasto con quello che stai facendo. Il colpo alla coscia sinistra arriva proprio inaspettato, mi piego dal dolore, non voglio che ti fermi.Mi soffi sui segni, mi lecchi la nuca libera dai capelli che hai preso fermamente in mano. La serata sta prendendo una piega NON inaspettata ma decisamente interessante. Segue un bruciore insopportabile, non credevo fosse così difficile sentire dove colpisce il cavetto, quasi non riesco ad abituarmi al dolore. E tu mi guardi con quegli occhi pericolosi e scintillanti. Stasera c'è un accordo prestabilito: In questa camera di albergo tu non devi cedere.Hai il mio corpo a disposizione ma non te lo farai da me ...
... toccare né tantomeno prendere in bocca. Io, dal canto mio, fidati che farò di tutto per provocarti, cercare di farti perdere il controllo. Non è una scommessa, entrambi ne godiamo, ci stimola all'inverosimile desiderarci.Riprendo fiato avendo l�accortezza di sporgere il sedere che so essere una bella parte di me: così tondo e sodo, è un chiaro invito che non ti fai ripetere due volte. Inizi a sculacciarlo a pieno palmo provocandomi ulteriore bruciore. L'attesa di ogni schiaffo mi fa sussultare. "Vuoi che smetta?" Mi chiedi sottovoce ma non ci credi, io resto muta a guardarti. Certo che no.Riprendi il cavetto (da quanto volevi usarlo!) e mi copri la bocca con il palmo della mano mentre sferri più colpi di seguito, i seni - e per fortuna indosso ancora il reggiseno-, le cosce -scoperte dalla gonna nera alzata-, la schiena -quasi nuda perché mi sono sfilata la blusa. Mi libero con difficoltà, ti gusti la scena di me dolorante sul letto.Ti siedi sul divano accanto. Vuoi calmarti. Mi sento languida e a un tratto così sicura di me. Ti sorrido con gli occhi lucidi e il mascara un po' sciolto, i capelli lisci sono un po' scompigliati. "Ti piacerebbe se gattonassi fino a te?" Non parli, hai uno sguardo serio.Mi alzo dal letto e mi abbasso a carponi per arrivare fino alle tue gambe divaricate, poso la testa sul tuo ginocchio destro e mi strofino come fanno i gatti sulla stoffa dei pantaloni. Mi carezzi il viso, mi sfiori le labbra con le dita, mi prendi i capelli e mi porti con ...