La gita - Racconti Erotici

La gita

... tempo che volevo farlo. Naturalmente lo tengo segreto ma ogni tanto mi piace divertirmi con dei bei culetti maschili". A quelle parole mi liberai di tutta la mia inibizione e mi rifiondai verso la sua bocca: le labbra si serrarono in un bacio passionale e le nostre lingue si contorsero inseguendosi per tutta la bocca. Appoggiai una mano sul suo pacco massaggiandogli le palle e il cazzo prima di sentirlo pulsare nella mia mano. A questo punto lo liberai dalla costrizione dei pantaloni: per la prima volta ammiravo quel cazzo lungo, leggermente ricurvo, ne ero estasiato. Mi chinai da prima per sentirne il profumo: odorava di pre sperma del quale era pieno, aprii la bocca e cominciai a solleticare la sua cappella con la lingua, sentivo il gusto dolce del suo liquido, denso e trasparente. Mossi la mia lingua verso la base del cazzo e sentii Fabio che cominciava a gemere di piacere risalii verso il glande e spalancando la bocca lo accolsi delntro di me, di nuovo il dolce gusto. Andai avanti per alcuni minuti, con la sua mano tra i miei capelli che dava il ritmo a quel gesto proibito ma il più bello di tutti. Lui cominciò a muovere il bacino per scoparmi la bocca, spalancai le miei fauci e lo feci fare; si mosse sempre più veloce sino a quando sentii il suo corpo spasmodico in procinto di venire: serrai le labbra e come calcolato percepii la mia bocca inondata del suo sperma caldo e gustoso. Non volevo staccarmi, bevvi tutto ciò che mia aveva offerto e infine lo ripulii passando più volte la lingua sulla sua asta ancora dura.

Sollevai lo sgaurdo e lo vidi ansimante e soddisfatto, mi prese e mi accostò a lui per baciarmi. Fu allora che sentimmo delle voci e senza dire niente si rivestì, ci alzammo e ci riavvicinammo al gruppo, ignaro di tutto..