La caduta di Serena - capitolo 10
Data: 28/05/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Lesbo
Autore: subbywife
... divenne senza limiti… lappava, quasi saporitamente le tette dell’altra… con una foga che chiedeva di essere ricompensata… leccava, ripuliva… Serena sentiva il sapore di Marco e di Paola assieme… avrebbe dovuto schifarle tutto questo, ma il suo corpo chiedeva una cosa sola… una sola…Paola intanto si stava godendo quella lingua, che le rendeva lucida la pelle… l’insalivavano per bene…“Brava cagna… continua… sei degradata ormai… sei un a****le da compagnia… brava, continua…” incitava e offendeva la donna, di nuovo accesa come poco prima…Serena subiva tutto, udendo le parole di Paola, si rendeva conto di quanto erano vere… la possedevano ora più di prima… Mai, mai in vita sua avrebbe immaginato di poter essere usata completamente in quel modo, e da una donna poi… Li odiava, dal profondo…Ma il suo senso di colpa bussava alla porta… Non era forse lì a leccare le tette di Paola pur di avere un orgasmo? E non aveva leccato anche la figa di lei per lo stesso motivo? E non era forse vero che avrebbe voluto essere a succhiare l’uccello di Marco al posto di Paola?Le sconvolgevano corpo e mente… ed era stata lei ad indicare la via ai due… ed era il suo corpo che chiamava piacere a gran voce…“Può bastare” intervenne Marco “l’imbecille sarà qui a minuti”.“Sì, signore.” Disse Paola, togliendosi dal corpo di Serena. Prima di scendere dal letto, le sorrise “E siamo solo all’inizio, gran signora… vedrai cosa ti farò…” e scese, iniziando a rivestirsi.Marco guardava la preda, ansante sul letto. ...
... Incrociò le braccia sul petto.“Dimmi, puttana… devo per caso farti godere?” chiese con tono duro.Serena era avvilita. Nuda, legata… oltraggiata… con ancora accanto due collari che le avevano costretto le tette per tutta la serata, con i capelli ancora umidi e appiccicosi dovuti al venire di Paola… il marito che poteva giungere a minuti… avvilita… perché sentiva la sua bocca dire “Sì… ti prego…”A quel punto l’avevano trascinata… ad implorare, davanti ad uno schifoso, e ad un’altra bastarda che rideva in maniera beffarda accanto a lui, nel sentirla ridotta a in quel modo…Marco rimaneva invece serissimo.“Mi spiace… manca il tempo, puttana…” le disse Marco di rimando, osservando come la frustrazione per quella risposta la portasse a guardarlo con una rabbia inaudita…“Ho… ho fatto tutto quello che mi avete chiesto!!! Occorre solo un minuto, ti prego!!!” gemeva disperata Serena… ma Marco, conscio del pc che registrava, voleva di più…Senza salire sul letto, si chinò sulla sua puttana, prendendole un capezzolo tra le dita… titillandolo lentamente, e notando piacevolmente come Serena subito ansimava…“Non c’è tempo, puttana… Stefano sarà qui a minuti, lo sai…” le disse quasi dispiaciuto…E Serena esplose.“Non me ne frega nulla!!! Che si fotta anche lui!!!!Che vada a fare in culo anche mio marito!!! FATEMI GODERE, MAIALI!!!” urlò isterica la donna, alzando il capo per quanto possibile, prima di farlo ricadere esausto sulle coperte, chiazzate in più punti di umori…“Bene” disse Marco, ora ...