1. Dovrei essere altrove


    Data: 30/05/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... assistito e ampiamente sostenuto dalla fortuna. Su, venga con me al bar, poi appena arriva un tassì lo fermiamo e vado via�.Non si può dire né manifestare di no per due volte, così accetto gradendo di scendere dalla macchina, trovandomi sennonché nuovamente accanto al corpo di quell�uomo. Lui m�attrae a sé all�improvviso prendendomi con il braccio intorno alla vita. Quel tocco mi dona un brivido intenso, la voglia di passare la lingua sulla sua guancia aspettando un segnale d�approvazione e di conferma del desiderio altrui &egrave poderoso. In seguito segue il suo abbraccio meno incerto e più risoluto, io m�abbandono contro di lui, l�altro non esiste più, forse non &egrave mai esistito, eppure l�intima mia essenza sì, rallegrata, ravvivata e risvegliata al presente da quell�inatteso e insperato contatto fisico.Io desidero bloccare il tempo, smettere di correre sotto la pioggia, abbandonare i vestiti e gettarmi addosso quell�uomo, inebriarmi del suo odore, mangiare la sua carne. Un attimo, un impulso così forte da devastare e sfregiare completamente tutta la mia intera esistenza m�assale bruscamente. Che cosa ci faccio io qui, perché non sono a casa? Mi stringo a lui ancora di più e alzando lo sguardo incontro i suoi occhi, in quell�istante leggo il mio stesso desiderio e non riesco ad aspettare altro. Le lingue nelle reciproche bocche s�abbeverano delle salive, lecco i suoi denti, succhio le sue labbra, mentre caldo scende tra le gambe un filo delle mie intime secrezioni. ...
    ... Adesso lui sentirà di certo l�odore del mio sesso, comprenderà la mia fretta d�essere posseduta, non mi lascerà andare via, così stretti uno all�altro ci siamo rincorsi fino alla mia macchina:�Gradiresti venire a casa mia?� - m�ha invocato lui proseguendo a sbaciucchiarmi.�E� lontana?�.�Ci vorranno appena dieci minuti�.Tutto qui. Il nostro dialogo non aveva bisogno d�altre parole, mentre le sue mani si erano già infilate astutamente sotto la camicetta alla ricerca d�un seno d�afferrare, in seguito sotto la gonna per insinuarsi dolcemente tra le gambe umide. Io guidavo aprendomi a lui, lasciando che le sue dita entrassero e uscissero da me, perché anch�io avrei voluto afferrare il suo sesso e godere del suo sapore, ma dovevo guidare. Guardai l�orologio e una sola volta bastò per sentirmi in colpa, sarei dovuta essere a casa, comodamente seduta sul mio divano in attesa di mio marito, infruttuosamente e vanamente sua consorte. Giungiamo di fronte a un edificio, lui mi fa un gesto per accostare, mentre io potevo benissimo ancora tornare indietro e rinunciare a quella follia, rifiutare per quella sconsideratezza, viceversa, parcheggio in maniera risoluta la macchina e scendo.I nostri vestiti finiscono per terra in pochi secondi e nudi ci buttiamo uno addosso all�altro come due animali feroci ingordi di saziarsi. Lui mi lecca in maniera rapida da parte a parte intrattenendosi sulla fica, finché io inarco la schiena per lasciarlo entrare dentro quelle labbra belle spalancate. Lui mi ...