1. Puttana in Trasferta: la Vendetta di Anna


    Data: 01/06/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: patrizia V., Fonte: EroticiRacconti

    ... Posso capirla: i soliti pregiudizi… E poi siamo al sud. Neanche nella Camorra una donna può essere presa sul serio: neanche se ha fatto fuori il resto dei suoi familiari per prendere lei il comando. Come per scherzo le faccio: - Quanta altra gente devi uccidere per essere presa sul serio? Lei mi guarda seriamente: - Soltanto una. Mi sento raggelare: Anna sta pensando di far fuori il nonno… E vuole il mio aiuto per farlo. - Dici sul serio? - Non ho alternative. Se non lo faccio, nessuno mi prenderà mai sul serio. Cazzo. - Anna, tu lo sai per chi lavoro. Non puoi aspettarti che ti aiuti a commettere un omicidio… - Patrì: tu sei la sola di cui mi possa fidare per questa cosa… Nessuno nel clan si metterebbe contro a don Gennaro. Ma insieme, noi due possiamo toglierlo di mezzo. Non sarebbero contenti, i tuoi capi? - Beh… - E poi: lo so che lavori per il Governo. Ma sei anche una che lavora per sé stessa, o mi sbaglio? - Vuoi dire che sono una puttana? – sorrido serafica – Certo che lo sono… E mi faccio pagare piuttosto bene, come ben sai. - Appunto. E io ti pagherò molto bene… Perché ho bisogno di un lavoro fatto molto bene. Un lavoro da professionista. Ne parlo con Castaldi – cioè con Marco – quella sera stessa. Per la prima volta lo vedo incerto: - Non lo so, Pat… Mi sembra un po’ troppo. Ci siamo già spinti molto in là con questa storia, ma non era previsto, e la tua amica Anna ci ha forzato la mano… Qui invecie si tratta di pianificare ed eseguire un omicidio. - Prima di ...
    ... tutto, Anna non è una mia amica – rispondo piccata – E poi si parla di uccidere uno dei peggiori delinquenti di Napoli. - Pat, non è così semplice. Se lo fosse, l’Agenzia potrebbe benissimo assassinare tutti i boss noti della Criminalità Organizzata. Sai perché non lo facciamo? - No. Me lo sono sempre chiesto, infatti. - Perché per ogni boss noto ce ne sono altri due sconosciuti, più altri venti in attesa di prendere il loro posto. Un boss noto è un boss che possiamo tenere d’occhio, e magari influenzare, mentre uno che non conosciamo è una mina vagante. Non mi piace molto, come spiegazione: significa che tolleriamo spacciatori di droga che conosciamo perfettamente e che potremmo togliere di mezzo, e non lo facciamo. - Quindi devo dirle di no? Marco scuote la testa, frustrato: - Non possiamo fare neanche questo. Perderemmo il contatto migliore che abbiamo, oltre a mettere te in pericolo… - In pericolo? E perché? - Pat: Anna con te si è esposta. Se le neghi il tuo aiuto, dovrà per forza ucciderti per evitare che qualcuno possa mai venire a sapere che lei intendeva tradire il nonno. - Oh, cazzo. - Appunto. E poi probabilmente ci proverebbe lo stesso, solo fuori dal nostro controllo. - E allora? Cosa facciamo? Marco mi sembra davvero triste: - Pat, devo chiederti di aspettare… Prendi tempo. Devo parlare con i miei superiori. - “Vittorio”? - Eh… Anche più in alto. *** La risposta dall’alto richiede un paio di giorni, durante i quali Anna mi tempesta di telefonate come un’amante ...
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