Introspezione. Io e la sfera sessuale
Data: 25/11/2017,
Categorie:
interviste,
Autore: NymphoK, Fonte: EroticiRacconti
Ebbene, questo racconto non ha nulla a che vedere con i miei scritti precedenti. Non c'è nemmeno una categoria a cui posso associare queste parole. La verità è che ad un certo punto una persona si ferma a pensare. Pensa a sé stessa, a ciò che ha raggiunto nella vita.. Tira le somme. Stanotte mi ritrovo qui, con il mio portatile, una sigaretta e la mia testa che pensa. Penso a me stessa, ma non si parla di "vita" in modo generale. Qui parlo della mia sessualità. Voglio mettere a crudo la mia persona e raccontarvi ciò che fa parte di me, ciò che nessuno sa. Il mio rapporto con il piacere è nato molto presto, inconsciamente. Mi ricordo ancora quando da piccola tiravo i pantaloni talmente su che la cucitura strusciava sulla mia vagina (che all'epoca per me era la patatina). Ai tempi non avevo nemmeno idea dell'esistenza del clitoride e del suo utilizzo, quindi non potevo nemmeno capire perchè accadeva. Mi ricordo ancora quella sensazione che non sapevo come definire. Quel modo in cui il mio corpo reagiva a quella pressione era strano: fastidioso e piacevole. Avevo si e no 6 o 7 anni, non so come iniziò, ma ricordo perfettamente ciò che facevo sotto le coperte. Stavo a pancia in giù, mettevo le mani vicino alla mia vagina e mi ci strusciavo contro. Uno, due, tre colpi e iniziavo a tremare. Associavo quella sensazione ad un fulmine che pian piano si avvicinava al mio cuore, finché non lo raggiungeva e lì era il culmine del tutto. Ero orgogliosa di questo, ma allo stesso tempo me ne ...
... vergognavo. Mio padre mi colse sul fatto una volta e mi rimproverò. Da quella volta continuai a farlo, ma mi sentivo sporca. Mi ricordo che verso i dieci anni, facevo fare sesso alle bambole insieme alla mia amica del cuore, Alessandra. Lei ne sapeva più di me e la prendevo un po' come modello. Continuai questa pratica per anni, fino alle scuole medie. Già alle elementari avevo un'idea di cosa fosse il sesso, ma era ancora una visione lontana e sfuocata. Durante i miei primissimi anni dell'adolescenza, ho iniziato ad avere libero accesso al computer, un Windows 97, e con internet mi si aprì un mondo. Sarà stata la tempesta ormonale causata dalle mie prime mestruazioni, sarà stata la presa di coscienza di ciò che significava sesso, ma da lì iniziai a guardare le immagini spinte. I porno ancora non li conoscevo, ma riuscivo a trovare le immagini di persone mentre facevano sesso. lì, davanti a quello schermo, ricercavo quel piacere che solo la vagina era riuscita a darmi. Quando iniziai a infilarmi oggetti di forme allungate (inizialmente penne e similari), le sensazioni mutavano. Via via aumentavo la circonferenza degli oggetti che mettevo nella mia vagina, finché un giorno non misi una zucchina; avevo visto quella cosa in una di quelle foto spinte e ora la stavo imitando, posizione compresa. Mi sedetti sulla zucchina e mi ricordo benissimo il mal di pancia. Percepivo come un blocco dentro di me, ciò mi spaventò leggermente e pensai che io non avrei mai potuto fare sesso. Sono ...