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Io e mia madre 3 - Il giorno dopo
Data: 02/06/2020, Categorie: Incesti Autore: Luke00
Mi svegliai nudo nel letto dei miei, non riuscivo ancora a credere a quello che era successo quella notte. Mia madre non c’era, guardai l’orologio e vidi che era già quasi l’una, alla fine avevamo passato la notte a scopare e ci eravamo addormentati alle 5, ma lei a quanto pare si era già svegliata. Uscii dalla stanza e andai in cucina, dove la trovai con indosso solo un sottile perizoma di pizzo. L: “Hey mamma” M: “Buongiorno tesoro” Mi avvicinai e lei mi diede un bacio con la lingua L: “Allora non è stato tutto un sogno” M: “Direi proprio di no, a me è sembrato piuttosto… reale” Accentuò l’ultima parola sorridendo e gli cadde l’occhio sul mio cazzo. L: “Aspetta mamma, hai un po’ di salsa sul seno” Le afferrai le tette e iniziai a succhiargliele M: “Oh sì bravo, meglio stare attenti, mi sono fatta la doccia appena stamattina” Alternavo tra una tetta e l’altra, succhiando e mordicchiando i suoi capezzoli. M: “Mmmmh che bravo figlio che ho che dà una mano alla propria mamma… lascia che anch’io ti aiuti” Si inginocchiò e iniziò a succhiarmi e a segarmi l’uccello, mentre con l’altra mano mi massaggiava le palle. I pompini di mia madre sono fantastici, nonostante la mia misura considerevole riesce a metterselo quasi tutto in bocca. Mi spompinò per 5-6 minuti, poi si alzò e andò a controllare i fornelli. Mi avvicinai e le diedi una pacca sul culo, poi le spostai il perizoma, mi abbassai e le infilai la testa tra le gambe, leccandola mentre le infilavo due dita su per la figa. ...
... Sentivo le dita di mia madre scivolarmi tra i capelli e i suoi fianchi iniziare a muoversi. Dopo poco però si spostò M: “Per quando mi piacerebbe proseguire, non riesco a cucinare se continui a leccarmela, mangiamo e poi potremo scopare anche fino a domani” L: “E va bene” Mi alzai e andai a sedermi a tavola, appena finimmo di mangiare mi alzai e andai dal lato di mia madre, che per tutto il pranzo non aveva fatto altro che massaggiarmi il cazzo con i suoi piedi da sotto il tavolo. Lei lo prese immediatamente in bocca e si infilò una mano nelle mutandine iniziando a masturbarsi. La feci alzare e le tolsi il perizoma, poi la presi e la misi seduta sul tavolo, che si bagnò degli umori della sua figa già umida. Le allargai le gambe e infilai la lingua nella sua dolce passera, per poi penetrarla col mio cazzo. Misi una gamba sul tavolo in modo da penetrarla più in fondo e lei emise un urlo di piacere che dopo poco si trasformò in distinti gemiti. M: “BRAVOOOO! FOTTI LA MAMMA COL TUO BEL CAZZONE” Stavamo scopando già da una buona ora e mezza e mia madre era venuta un gran numero di volte in diverse posizioni. La stavo prendendo a pecora quando improvvisamente sento il citofono squillare M: “Che palle, proprio adesso?” L: “Non è che è papa?” M: “Impossibile, non dovrebbe tornare prima di domenica prossima” L: “Vado a vedere, tu rimani qui” Controllo il videocitofono e noto che era Cristian, così mi metto un pantalone e vado ad aprire la porta C: “Ah ma allora sei vivo? È da stamattina ...