1. Alla ricerca di Gaia. Norman.


    Data: 04/06/2020, Categorie: Comici Autore: Tibet

    Hamburg! Ora voi arrivate ad Amburgo, ok? E vi viene subito chiaro il perché torme di barbari si sono messe a sciamare verso il sud! Il sole, cari amici, il sole! Non il bottino, non le stragi, ma il caldo! Il sole! Quella maledetta bruma che sale dal Mare del Nord? Per forza devi bere, non per riscaldarti ma per dimenticare in che cazzo di posto vivi. Decido di andare subito all'Ospedale. Sapete che era un lebbrosario? Ho letto che durante dei lavori di scavo hanno trovato un cimitero e che dalle ossa hanno ricavato la possibilità di poter riportare nuovamente la lebbra in voga. Sono sempre pronti questi infami! Lavoro è lavoro! Mi presento allo sportello Auskunft dove una virago mi soppesa con occhi di fuoco. Sono delle Assicurazioni dico e mostro velocemente come credenziale il tesserino della metro di Milano. Mi guarda per farmi capire che niente le potrebbe interessare di meno. Volevo sapere di un vostro degente, Herr Norman Bates, se ancora è ricoverato e dove, se dimesso la cartella clinica e l'indirizzo, bitte, danke! Lei mi guarda. Vi ho detto che è una donna? Anche un bel viso a cuore. Sotto non so. Mi riguarda. E con la mano fa il classico cenno di strofinare il pollice contro indice e medio uniti. Cazzo no! E' arrivata anche qui questa moda della mancetta? La nostra cultura sta conquistando il mondo! E' una soddisfazione! Ma è irrisoria, beffarda la soddisfazione! Non ho un euro, solo questa carta prepagata con limite di spesa. Apro le braccia sconsolato. Lei mi ...
    ... riguarda, mi fa segno di entrare da una porta lì a fianco. Dentro che sono abbassa una tendina sullo sportello e guardandomi accenna all'inguine, il mio. Fa segno di tirare giù la zip e mostra con la bocca cosa intende fare. Non posso oppormi, però devo dire che succhia con molta maestria e dedizione e beve. Esco con un indirizzo. Che volete tutto il mondo funziona così, un “dare per avere”. Ci arrivo con la metro e trovo la solita depravata che mi si appoggia dietro e preme. Ma cazzo! Non si può stare un po' tranquilli. La guardo con aria di disapprovazione e lei, una ragazza di forse diciotto anni, guarda innocentemente in alto. Mette invece una mano nella mia tasca dei pantaloni sperando che sia senza fodera come si usa ultimamente per così arrivare a toccarmi il cazzo! La fodera c'è ma è rotta e lei che fa? Allarga ancora il buco e prende a menarmelo, lo sentirà bagnato, no? E' ancora sborrato dalla virago! Va bene che l'ha leccato e succhiato... ma è bagnato! Insomma anche stavolta non ho saputo oppormi. Il tempo di arrivare alla mia fermata e mi fa venire ancora! Nei pantaloni! Poi la mano bagnata la porta alla bocca, lecca le dita e anche lei simula il pompino! Ma che avete oggi? Mi sa che sono diventato un uomo-oggetto! Un bersaglio mobile. Le donne sono tutte affamate di sensazioni forti! Non va bene essere così bello come sono! Dovrò mascherarmi. Certo che a Bob Rock non capitano queste cose, brutto e bassino com'è! Lo stabile dove abita 'sto Norman è una specie di ...
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