1. Alessia e la trans brasiliana


    Data: 09/06/2020, Categorie: Trans Autore: Alessia tv

    ... deliziosa. Muovevo la lingua dentro schiacciandola sul prepuzio spingendo sul palato quell’ammasso di carne sublime e saporito. Anche il profumo era inebriante e le prime gocce di sperma lubrificavano la mia bocca insieme alla saliva. Il sapore pre-spermatico era agrodolce e inondava la lingua e il mio palato. Non volevo venisse in bocca, non ancora, ma desideravo essere presa da lei in tutte le posizioni. Con una spinta la feci sdraiare sul pavimento e mi sedetti sopra quel palo enorme dopo averle fatto indossare un preservativo che a poco non si rompeva. Ero già lubrificata dato che prima di uscire Alessia ha l’abitudine di fare una lavanda e infilarsi dell’olio per il corpo dentro in modo da facilitare la penetrazione. Piegandomi sopra di lei con la schiena verso il suo ventre puntai il mio culetto liscio e bianco sopra la cappella e cercando una posizione migliore, muovendomi un poco, iniziai a premere il mio bacino sopra quel cazzo. La cappella era tra le chiappe e il mio sfintere l’aveva centrata bloccandola all’ingresso. Lei non si muoveva: sapeva che dovevo essere io a gestire la penetrazione date le sue dimensioni e mi teneva per i fianchi continuando a baciarmi sulla bocca e le guance. Iniziavo a gemere con quelle pressioni che effettuavo e ad ogni movimento cercavo di guadagnare più centimetri abituandomi all’allargamento del mio culetto. Dopo una spinta più decisa sentivo che la cappella mi aveva aperto a dismisura ed era entrata. Rimasi senza fiato, immobile, ...
    ... per abituarmi a quel cazzo dentro di me; solo dopo molti secondi iniziai a muovermi su e giù per far scivolare quel cazzo dentro di me che mi apriva e mi spaccava il culo. Lei iniziava a muoversi spingendo il mio culetto per i fianchi assecondando i colpi del suo bacino e la cappella mi rivoltava le budella facendomi sentire femmina e troia allo stesso tempo. Non ricordo quanto tempo rimasi sopra di lei; non capivo più nulla e farfugliavo parole miste a gemiti di godimento. Solo quando mi diede due tre colpi furiosi intuì che stava per venire e lì, di forza, mi alzai piegandomi con la bocca verso quel cazzo enorme. Tolto il preservativo lo ingoiai aspettando che il suo tremore aumentasse. Un fiume di sperma invase la mia bocca e a malapena riuscì a tenerlo dentro. Un po’ mi era scappato ma la maggior parte colò per la mia gola dissetando quella voglia di latte caldo che Alessia cercava ogni volta che ne aveva voglia. Rimasi sdraiata con il viso tra le sue gambe e lei che mi carezzava la schiena e il culetto. “Vedrai quando ti presento le mie amiche quanti centimetri di cazzo ingoierai e quanto sperma potrai bere” diceva continuando a carezzarmi e a sorridere per quella scopata appena fatta. Gli occhi le sorridevano come se stesse immaginando la scena futura con me alle prese con le sue amiche appena accennate. Avevo intuito che durante l’amplesso, tra i gemiti e senza ricordarlo, le avevo gridato che volevo più cazzi a disposizione. Lei me l’aveva promesso e Alessia avrebbe ...