Madre e figlia al club lesbo
Data: 14/06/2020,
Categorie:
Incesti
Lesbo
Autore: carole
... all�orecchio di Eliana: �Mamma! Che cazzo ci fai qui?�. �Io? Tu cosa fai qui, e vestita in quel modo? Ma sei impazzita? Sarebbe questo il lavoro nel bar?�.Simona ha una minigonna inguinale, scarpe scollate con tacco 12, una camicetta semisbottonata che lascia intravedere il pizzo del reggiseno, un trucco forte che solitamente non usa, un profumo di Chanel molto pungente. Simona arrossisce profondamente, si alza dallo sgabello e tira giù la gonna con le mani. �Non ti prendo a schiaffi solo perché siamo in locale pubblico� sibila Elisabetta. �Dai, calmati, su, adesso usciamo, ci calmiamo e ne parliamo� consiglia Eliana. �Ne parliamo a casa, vieni�, intima la madre. Le tre lasciano il locale, ed Eliana responsabilmente convince madre e figlia a tornare a casa insieme. Lei prenderà un taxi.Il viaggio in auto è carico di rabbia per Elisabetta, che alla fine, guidando, sbotta ad alta voce: �Ma ti rendi conto? A 21 anni a prostituirsi in un locale lesbo, cose da non crederci. Con tutti i soldi che ti passo, con tutti i soldi che grazie a Dio abbiamo. Ma ti si è bruciato il cervello, Simona?�.La ragazza a questo punto ribatte, anche lei alzando la voce: �Senti, io sono maggiorenne e non devo chiedere il permesso per quello che faccio, ok? E poi vogliamo parlare di te e della tua cosiddetta amica? Eh? Che cazzo ci facevate in un locale lesbo tu e lei? E perché siete venute proprio al bancone delle ragazze? Eh, dimmi ora. Perché siete venute a sedervi da noi? Io ho mia madre che a ...
... 46 anni, una delle principali commercialiste della città, fa tanto l�irreprensibile e poi gira i locali lesbo a cercare ragazzine��.�Basta davvero, Simona!�, urla in preda al furore la madre, �Ora basta o davvero ti riempio di schiaffi, anche se non l�ho mai fatto finora nella tua vita. Mi devi rispettare, capito?�. Nel frattempo, parcheggiata l�auto, Simona scende sbattendo la portiera e nell�androne continua la discussione: �Anche tu devi rispettare me, mamma, non faccio male a nessuno, noi ragazze stiamo lì perché ci va, non siamo mica prostitute. Se poi qualcuna passa la sera con noi e ci vuol fare un regalino lo accettiamo. Non so cosa ti hanno raccontato, ma è tutto qui. Se ci va di andare con una donna andiamo, altrimenti diciamo di no�.Entrano. Elisabetta chiude la porta di casa dietro di sé, scioccata per la discussione e per quello che è successo. Simona va nella sua stanza e chiude la porta. Dopo pochi minuti la madre sente che sta piangendo. Singhiozzando. Bussa e apre. La figlia è seduta sul letto, le mani sul viso, i singhiozzi che la fanno sobbalzare e le lacrime che le rigano il trucco e il mascara. �Simona, scusami, mi sono arrabbiata troppo, scusa. Ora cerchiamo di stare tranquille. In fondo non è successo nulla, sono altri i problemi, tu poi fare quello che vuoi. E� solo che sono rimasta sconvolta nel vederti lì, come potevo immaginarlo?�.La figlia, a poco a poco, smette di piangere, con un fazzolettino si asciuga le lacrime e pulisce il trucco, poi per la ...