Risvegli
Data: 18/06/2020,
Categorie:
Feticismo
Masturbazione
Gay / Bisex
Autore: GianniGines, Fonte: xHamster
... osservano le nubi che si avvolgono si dipanano nel cielo della stanza. Nei giorni più fortunati, quando René dimentica che siamo più amici che amanti, glielo prendo in bocca. Questo gli piace, è l'unica cosa che lo distrae dalla sua shisha e dagli anelli di fumo. E a me piace sentirlo venire nella mia bocca, far colazione col suo sperma che è senz'altro megliore di qualsiasi caffè si potrà mai bere à Paris.***Jimmy abita a Centocelle e fa il muratore. Non si chiama Jimmy, ma Vladimov, il mio amico kosovaro. Anche se mi ha scopato come un a****le per tutta la notte, al mattino pretende il resto. Io non sopporto di farmi usare una come puttana, da nessuno, fuorché da lui. È così maschio e musulmano e ha un cazzo così bello che fa entrare il sole nella stanza anche se siamo solo all'aurora. Me lo mette tra le gambe e mi scopa così, per la mia fortuna ( e per quella del mio ano che piange ancora) è ancora troppo assonnato per andare a cercare un preservativo.Tra le lenzuola lo spio in piedi davanti il fornelletto da campo a scaldarsi il latte, indossa solo una maglietta sotto la quale dorme ormai il suo cazzo feroce. Ne approfitto per rimirare quelle natiche, maschie che non ho avuto mai. Mi eccito a guadare i suoi piedi ben fatti in quelle ciabatte comprate al cinese. Jimmy va in bagno a lavarsi e ne esce vestito con i panni che già odorano di sudore e fatica. ***! Che incanto, la quintessenza della virilità. Le sue scarpe antifortunistiche mi nascondono ora i suoi piedi, ma io ...
... così, lo trovo ancora più sexy. Non resisto, sta per aprire la porta ma io lo afferro, tiro giù la zip dei suoi jeans sporchi e mi appendo al suo cazzo. Lui non ha più fretta di andare e mi lascia fare. Il suo cazzo profuma di pulito, ma suoi abiti... appena uscirà da quella porta mi farò una pippa ricordandomene l'odore.***Sempre per quella storia per cui siamo amici e non più amanti, René non si preoccupa se la sera non torno casa e vado a passar la notte nel nido di qualche altro uccello. Dalla finestra di Arthur si vedono le luci della Torre Eiffel. Mi sono addormentato strusciando il mio cazzo sul suo culo enorme e mi sveglio che ho ancora il suo cazzo nella mano. Il suo splendido cazzo largo come una lattina di birra e alto circa la metà provoca tutta la mia golosità. Quella sua cappella sempre gonfia sembra un pallone sul punto di scoppiare, ma Arthur non viene mai. Lui non deve affrettarsi per andare al lavoro, perciò abbiamo tutto il tempo di ricominciare quello che non avevamo smesso di fare. Mi masturba per vedermi sborrare, ma io gli blocco il braccio. Mi faccio portare in bagno, mi inginocchio nella vasca. Il suo cazzo ( che adoro e venero come ***), mi sta proprio innanzi al volto: aspetto che mi benedica con la sua piscia. L'urina del mattino è più calda e ha un sapore più intenso. È gialla e scura come l'oro. Ecco il suo oro che mi cola addosso, mi bagna e mi riscalda. Mi scivola tra i peli del petto fin sul cazzo eretto che, ormai allo stremo, sputa fuori il ...