1. 1987 - Ma che culo, Gianna!


    Data: 18/06/2020, Categorie: Anale Maturo Prime Esperienze Autore: PlutoTrieste, Fonte: xHamster

    ... arriva anche a stringere la cappella con le labbra, ma senza ancora tirarlo fuori, continuando quella piacevolissima tortura per un tempo che mi sembra infinito. Io continuo a spingere verso le sua bocca, ma ovviamente non concludo nulla, sono imprigionato dalle mutande.Alla fine non resisto più. Le mollo la testa e mi abbasso bruscamente gli slip. L'uccello salta fuori e le sbatte sulle labbra, ma lei non muove un muscolo, si limita a fissarmi negli occhi con uno sguardo torbito, a bocca spalancata. Per un momento mi chiedo cosa fare, poi agisco d'istinto: le agguanto la testa tirandola verso di me e contemporaneamente spingo in avanti con il bacino, ficcandole l'uccello in gola.Mi aspetto una sua reazione negativa a quel trattamento brusco, perciò mi ritraggo un po', ma lei, anzichè allontanarmi, mi infila un braccio tra le gambe divaricate, mi piazza una mano sul culo e mi attira verso di se, spingendo ritmicamente. Finalmente capisco l'antifona e comincio a scoparla in bocca tenendola per i capelli.Lei mi lascia andare il culo e si appropria delle palle, massaggiandole delicatamente mentre con l'altra mano si masturba senza ritegno.Serro gli occhi e mi mordo la lingua, facendo di tutto per non venire in un secondo. Ma lei non demorde, ingoiandomi l'uccello fino alla radice e continuando a massaggiarmi le palle. Poi le lascia andare... forse resisto. Sputa l'uccello e si insaliva un dito, ma non do molto peso alla faccenda, perchè subito dopo si rimette a ciucciare con ...
    ... foga e sono di nuovo impegnato a non sborrarle in gola a tempo di record. Sono quasi convinto di riuscire a resistere, quando sento qualcosa che mi sfiora l'ano. Spalanco gli occhi e la fisso sgomento. Lei, nonostante il fatto che si ritrova il mio cazzo in bocca, riesce non so come a sorridere... e contemporaneamente mi spinge il dito nel culo. Un momento di fastidio, non di più, poi un sottile e perverso piacere mi pervade e non posso più fare niente. Con il suo dito piantato nel sedere e l'uccello sprofondato nella sua gola, mi lascio andare e le sparo una bordata di sperma direttamente sulle tonsille, rantolando come se mi stessero sgozzando.- Caaazzzzzzo!- gemo, continuando a svuotarmi nella sua bocca. Lei resta incollata al mio cazzo e non si perde nemmeno una goccia, almeno finchè non mi cedono le gambe e praticamente mi accartoccio sul letto, che fortunatamente e proprio di fianco a noi.- Bravo, bravo ragazzo!- mi fa, accarezzandosi languidamente il corpo, ancora inginocchiata.- E bravo di cosa?- le chiedo, ansimando. - Sono venuto come un...- non trovo il giusto termine. Lei si mette a quattro zampe e, sculettando, si accosta al letto, finisce di togliermi i calzoni che erano rimasti incastrati intorno alle caviglie e infine appoggia le braccia sulle mie cosce, iniziando ad accarezzarmi delicatamente l'uccello con la punta di un dito.- Sei venuto come un diciottenne arrapato.- fa lei.- Ed è giusto così!- poi si alza in piedi e gira attorno al letto, raggiungendo la ...
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