1. A casa di said


    Data: 28/06/2020, Categorie: Trans Autore: ellatravesta

    ... dissi che in caso era lui a dover pagare me. Si mise a urlare strattonandomi e dandomi della puttana dicendo che non sarei andata via se non gli davo dei soldi e che avrei fatto meglio a fare quello che diceva lui. Sembrava proprio un'altra persona, aggressivo e violento. Mi chiuse in una stanza e disse di pensarci che sarebbe tornato. Ero bloccata li, non potevo uscire, non potevo cambiarmi e iniziavo ad avere veramente paura. Non so quanto tempo sia passato, una, due ore, ma quando sentii che stava rincasando presi la decisione di fargli un regalo in modo da raddolcirlo e convincerlo a farmi andare a casa, sperando si fosse calmato. Quando però si aprì la porta capii che la situazione si complicava. Said era assieme ad altri due ragazzi un rumeno e un nordafricano che mi squadrarono dalla testa ai piedi. Il rumeno mi disse che dovevo fargli vedere quanto ero troia e con forza mi fece piegare strusciandomi il viso sul suo pacco. La situazione mi faceva paura ma mi eccitava anche tantissimo, cosi senza replicare gli abbassai i pantaloni e mi inginocchiai ai suoi piedi per succhiargli il cazzo già duro e pulsante, mentre Said mi diceva che ero troia e l'altro tipo guardava. Leccavo e pompavo quel cazzone durissimo e dal sapore intenso da circa 15 minuti quando iniziai a sentirlo gemere e dopo pochi istanti mi sentii riempire la bocca ...
    ... di sborra."Bevi tutto troia" mi disse scaricandosi nella mia bocca, facendomi sentire una vera zoccola. Quando il suo cazzo iniziò ad ammosciarsi lo tirò fuori e mi disse di alzarmi. Credevo che avrei dovuto far divertire anche l'altro tipo ma invece mi dissero di andarmi a sistemare in bagno e di rifarmi il trucco. Mentre ripassavo il rossetto sulle mie labbra da pompinara mi passarono per la mente le fantasie più porche. Speravo mi volessero scopare tutti e tre assieme, come piace a me, in modo tale da essere piena di cazzo, così mi sistemai per bene e ritornai nella stanza. Said mi chiese se mi fosse piaciuto il cazzo del suo amico e io ovviamente dissi di si convinta che ne avrei avuto ancora a breve ma lui a questo punto rispose che anche lui voleva un regalo. Per un attimo pensai fossero impazziti ma poi capii che non lo erano affatto e che avevano in mente qualcosa. Il romeno chiamandomi amore mi prese sotto braccio e mi condusse nell'altra stanza rassicurandomi dicendo che ero molto bella e porca e che dovevo stare tranquilla. Nell'altra stanza c'erano quattro uomini dall'aspetto tutt'altro che rassicurante. "Adesso tu li fai divertire e fai tutto quello che ti dicono puttanella" mi disse il rumeno sorridendo. Tutto mi fu chiaro quando il primo si avvicinò e gli mise in mano dei soldi...volevano fare di me una vera puttana. . 
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