1. Io puttana, lui cornuto.


    Data: 27/11/2017, Categorie: Tradimenti Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69

    ... aveva sempre vagheggiato, quando cominciai a sospettare che i due, mio marito ed il padrino, fossero d'accordo.
    
    Lo spunto mi venne dal mutato modo di accostarsi a me da parte di mio marito: egli mi annusava come un cane, alla ricerca sul mio corpo, di odori estranei; inoltre aveva abbandonato la mania di chiedermi di cornificarlo.
    
    Una volta che il padrino era appena andato via, dopo un intero pomeriggio trascorso a scopare, mio marito mi chiese di far l'amore.
    
    Io, lì per lì, fui assalita dal terrore che potesse accorgersi del mio adulterio, ma, poi, mi convinsi che era ormai ora che sapesse, per cui non mi rifiutai.
    
    Andammo in camera da letto e già da come si presentavano le lenzuola, per chi non fosse troppo superficiale, era chiaro a cosa potessero aver assistito.
    
    Cominciò ad annusarmi e prese a leccare i seni, laddove era stati riversati gli schizzi di sperma dell'amante, ora asciutti; poi si avvicinò con la lingua alla passera e prese a leccarla come mai prima; volle persino leccarmi il buchetto fra i glutei, per vero, ancora vergine per non avermelo mai chiesto.
    
    Sono certa che quella volta capì, ma egli non disse niente ed io nemmeno.
    
    Ormai mi sentivo davvero "puttana": ricevevo quotidianamente un maschio che non era il mio e mi facevo fare di tutto; mancava solo che a casa mi venisse più d'uno per essere in linea con il modo di fare delle puttane.
    
    Un bel giorno, il mio amante mi suggerì di rivelarmi al compagno.
    
    L'idea mi stuzzicò talmente ...
    ... che quella volta lo trattenni fino all'ora in cui sapevo mio marito sarebbe tornato dal lavoro: eravamo come sempre in camera, io completamente nuda, a pecorina, mi facevo chiavare dal fallo dell'amico ben affondato dentro di me.
    
    Avevo chiesto all'amico che questa volta avrebbe dovuto riempirmi la passera del suo piacere; così, quando sentii girare la chiave nella toppa, chiamai:
    
    "Amoreeee? Vieni, sono in camera!"
    
    Non mi riesce facile poter descrivere l'espressione del viso di mio marito, tra il meravigliato e l'incredulo, quando mi vide.
    
    "Sei contento di questa tua "puttana"?; sono brava a farti "cornuto"?"
    
    Queste parole sortirono un effetto esplosivo per l'amico che non riuscì a trattenersi e mi riempì del suo piacere.
    
    Allora, ancora rivolta al maritino, dissi:
    
    "Eccoti accontentato, cornuto mio...
    
    dai! leccami tutta..."
    
    Fu così che assaporai l'estasi.
    
    Mai altro momento fu più gratificante di quello; il mio essere "puttana" fu riconosciuto e condiviso da chi amavo sopra ogni cosa.
    
    Dopo quella, seguì la volta di Franco, Osvaldo, Riccardo, Patrizio, Ferdinando, Luigi............. e diversi altri, proprio alla maniera delle puttane professioniste.
    
    La nostra alcova coniugale fu profanata tante volte e, sull'altare del piacere, fu immolata anche la verginità del mio culetto.
    
    Ancora oggi mi mostro in giro in automobile oppure in rete, agghindata nella più classica delle "mise" da puttana, per il piacere mio e di quello del mio fantastico ...