1. Michela S.


    Data: 01/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: catomero

    ... grigio con la giacca a maniche corte e la gonna a tubino fin sopra al ginocchio, un paio di sandali aperti con un tacco appena accennato. Si mise un trucco estremamente leggero , un po� di matita attorno agli occhi verde smeraldo ed un filo di lucidalabbra. Era pronta.Cristina, la mamma la aspettava in cucina con la colazione pronta, che però preferì non prendere. �Mamma � dai faccio tardi � e poi mi sono già lavata i denti e �. Ciao! Ti chiamo appena ho fatto�. Uscì. Cristina si sedette sulla sedia della cucina e pianse!La sua piccolina ormai era una donna e presto se ne sarebbe andata per la sua strada.Lei sarebbe stata di nuovo sola.Michela scese in strada e si incamminò verso lo studio medico A. dove tra poco meno di mezz�ora avrebbe sostenuto il suo primo colloquio di lavoro. Mentre mentalmente ripassava le risposte alle più svariate domande che si aspettava come un fulmine si ricordò del curriculum. La dottoressa Federica A. che l�aveva contattata telefonicamente per fissarle il colloquio si era raccomandata di portare un curriculum aggiornato e dettagliato con tutte le attività scolastiche e non che aveva svolto, aveva impiegato tre giorni a scriverlo aiutata dalla sua migliore amica Paola e lo aveva dimenticato a casa! Iniziò a correre per tornare a prenderlo. In pochi minuti arrivò a casa, apri il portone, chiamò l�ascensore che non arrivava, esclamò �Cazzo è vero è rotto � che palle!�, salì le scale a piedi fino al quarto piano. Era distrutta, aprì la porta e senza ...
    ... dire una parola andò in camera lo agguanto e si riprecipitò fuori di casa. Si rincamminò verso lo studio con andatura spedita. Percorse le ultime centinaia di metri fino al portone del palazzo signorile dove si trovava lo studio medico A. e alle 8.55 citofonò.Una voce di donna rispose �si�chi è?��Sono Michela S., ho un appuntamento con la Dottoressa Federica A.��Prego salga, terzo piano�.Michela sperava con tutte le sue forze che ci fosse l�ascensore e soprattutto che funzionasse. Fortunatamente l�ascensore c�era e funzionava. Salì al terzo piano. Usci dall�ascensore si ritrovò su un ampio pianerottolo su cui si affacciavano diverse porte, una di queste era aperta e attraverso una seconda porta a vetri si accedeva allo studio medico A. Entrò e fu accolta da una donna in divisa da infermiera.�Buongiorno. Lei deve essere Michela S.?��Si sono io��La dottoressa è occupata con una paziente, se vuole accomodarsi tra qualche minuto sarà da lei.�E dicendole così le fece cenno di accomodarsi su una serie di sedie proprio di fronte alla scrivania dell�infermiera. Michela si sedette ed accavallò le gambe, inevitabilmente la gonna le salì un pochino lasciando in bella vista le sue splendide cosce. Michela non ci fece caso era troppo nervosa. Sentì il suo telefono fare un bip era un messaggio, alzò gli occhi e vide la donna che la stava guardando, anzi la stava squadrando, si sentì a disagio, l�infermiera le fece un sorriso d�incoraggiamento e Michela trasse un sospiro, aprì la borsetta ...