1. Il puttanaio: marilinda


    Data: 07/07/2020, Categorie: Tradimenti Autore: amanteirpino, Fonte: Annunci69

    ... Mi dice che è nervosa. Mi raccomanda di non farmi vedere e dare nell'occhio. Le dico che se vuole può anche darsi trovare da qualche parte. No. Arrivo sotto al luogo indicato.
    
    Mi dice qual è il palazzo, mi dice di non suonare né temporeggiare sull'uscio. Lei mi vede dalla finestra. Mi aprirà il portone prima che arrivo vicino e che poi devo salire al terzo piano e di usare le scale e non l'ascensore.
    
    Eseguo, portone aperto, salgo, terzo piano, porta socchiusa, intravedo una sagoma. Apre, dentro è buio pesto. Mi fa entrare e chiude la porta dietro di me.
    
    "Piacere Marilinda, che vergogna, che paura!"
    
    La rassereni, non stiamo facendo nulla di male e noni ha visto nessuno. Ci spostiamo, la seguo in un salotto.
    
    Finalmente la vedo. Vestito nero lungo, forse indossato per l'occasione, alta 1,65, mora, un po' in carne ma molto piacente. Ha 40 anni. Non una modella ma comunque una bella donna. "Lo prendi il caffè?" Si grazie. Poche chiacchiere. Poi le dico "allora quando torna il tuo compagno?" Verso le 9 ma entro mezz'ora te ne devi andare da qua. Sono le 18. Mentre agitata gira per la stanza mi alzo e dico.. tirandola a me.. allora non perdiamo tempo.
    
    Lei desiste un attimo, si nega ma io insisto e le dico di star tranquilla che me ne vado subito.
    
    Desiste ma non troppo. La riesco a stringere in un abbraccio. Si lamenta, che situazione.
    
    Interrompo il suo vociferare baciandola sulla bocca, due secondi dopo ho già le mani che dalla sua schiena si sono spostate ...
    ... sul suo culo tondo.
    
    Il vestito che indossa è di quelli che sfilano addosso attillati.
    
    Mi complimento per le sue forme mentre le stringo le chiappe. Lei mi ringrazia. Mi si è già drizzato l'uccello, glielo appoggio giusto all'altezza della figa mentre ce l'ho ancora nei jeans. La sento subito genere, ha accusato il colpo. Chissà da quanto tempo non sente un cazzo duro strusciarle addosso.
    
    La strisciata si fa più decisa ed impegnativa. Le chiedo se le piace: " lo sento, mi tremano le gambe". La spingo su un divano che è di fronte. Mi sdraio su di lei. Le alzo la gonna.
    
    Trovo uno slip inumidito di umori vaginali. È proprio da tanto che non si confronta con un cazzo, aveva detto la verità. Le infilo la mano sulla figa. È anche incolta. Non aveva motivo di tenerla in ordine visto che il compagno non la usava e lei non la dà ad altri. Geme al tocco Delle mie dita. Mi tocca il cazzo con la mano, mi sbottona il pantalone, è quasi impacciata. La devo aiutare.lo scopro nudo, lei lo accarezza con timore, senza porcaggine, quasi con dolcezza. Le sfilo le mutande e le alzo il vestito nero, metto un preservativo.
    
    Lei mi dice che non vuole, che non si sente sicura, vuole addirittura che ci rivestiamo.
    
    La tranquillizzo ancora. Le dico che non la penetro, che mi struscio soltanto da fuori.
    
    È troppo vogliosa per rinunciare anche a questo.
    
    Mi metto sopra di lei e inizio a strusciarle il bastone nel solco della figa. Gode come una giovincella alle prime armi. Struscio per ...