1. La lingua


    Data: 08/07/2020, Categorie: Etero Incesti Sensazioni Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu

    ... genere. Mai.Ora lui si muove ancora e le si piazza di fronte senza smettere di toccarsi fra le gambe. Glielo punta contro, come un invito. Come la canna di un fucile pronta a fare fuoco.Lei ha il cuore che le sfarfalla nel petto, alza appena l’occhio con cui lo sta spiando e scorge il suo viso, stirato in un ghigno malefico e consapevole. La sta guardando? Lui sa?Antonella viene colta da una vertigine di terrore, scarta di lato e cade seduta con la schiena contro la porta.Chiude gli occhi e le sembra di sentire dei gemiti dietro le sue spalle, nella sua testa continua a vedere quelle mani che si muovono veloci, stringe forte le cosce e mentre lui viene sporcandole tutta la doccia si riscopre completamente e oscenamente bagnata.Atto IV“I’ve got the fever”«Mamma, io esco».«Anche oggi! Ma dove vai?».«A scuola, facciamo un incontro con il preside e tutti i ragazzi olandesi».«E lui?».«Non viene».«Come non viene? Non vorrai lasciarmelo di nuovo qui?».«Ha detto che non si sente bene.. forse ha la febbre».«Non andartene.. se.. se ha bisogno di qualcosa?».«Il preside si è raccomandato.. non posso mancare!».«...».«Dai che andrà tutto bene, siete già stati da soli ieri, no?».«Sì ma.. non lo capisco.. non sono in grado.. io..».Andrea si avvicina a sua madre e la guarda teneramente negli occhi.«Stai tranquilla.. tu sei bravissima.. sei.. perfetta».Lo sguardo si abbassa appena, improvvisamente calamitato dalla scollatura generosa.Un solo invisibile istante.Sì, l’ometto è decisamente ...
    ... cresciuto.«Beh.. io devo andare mamma, portagli solo un’aspirina, se la caverà».«...».«Ciao».«Ciao..».Antonella gira il cucchiaino in una tazzina piena di caffè nero bollente, provando ad addolcire i propri pensieri. Ma che mi succede? Mi comporto come un’adolescente. A spiare quel ragazzino nel bagno.Sì, è vero, è sicuramente un bel ragazzo ed è anche, sì è.. è ben dotato. È decisamente ben dotato. Ma ha l’età di mio figlio, diamine, che mi succede? Il ricordo di quello che ha visto sotto la doccia le piomba addosso all’improvviso e lei prova a scacciarlo via, come fosse un insetto fastidioso.Le mani nei capelli, a scuotersi la testa. Il respiro inceppato, che prova a recuperare un po’ di lucidità.Ha la febbre. Dovrei andare a vedere come sta?È un ragazzo. Da solo, in un paese straniero. E per giunta ammalato. Sono io che dovrei smetterla di pensare a certe cose, sono io, l’adulta!Pensiero dopo pensiero Antonella è già arrivata fuori da quella benedetta porta.Ci pensa ancora un po’. Di nuovo il ronzio di quello spettacolo della natura le solletica il cervello, smettila, si dice sbuffando. Smettila. Afferra la maniglia con mano incerta e la apre appena.«Giastin?».Nessuno risponde.Lei fa un altro passo, infila la testa dentro la stanza «Giastin?».Il suo ospite è steso nel letto con gli occhi serrati, forse dorme. Le tapparelle semichiuse lasciano filtrare dei raggi luminosi che riempiono la camera di piccoli coriandoli di luce.Lei entra con passo felpato, gli si avvicina, poi fa ...
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