1. La lingua


    Data: 08/07/2020, Categorie: Etero Incesti Sensazioni Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu

    ... lui a bisbigliare qualcosa a bassa voce, per non farsi sentire da Andrea.«Questa notti - le dice fissandola con quegli occhioni scuri - questa, notti» ripete mentre lei si sforza di non capire quello che invece è chiarissimo.Lui vuole rivederla, ancora una volta, prima di sparire per sempre.Poi torna a mimare quello che non sa tradurre, si porta le mani giunte vicino alla guancia «Dormire - si affretta a dirle - dormire..». Poi le indica il salotto, col divano dove dorme suo figlio e capisce.Si staccano dalla presa proprio mentre Andrea riappare in cucina.«Let’s go Justin, they are waiting for us».Antonella rimane imbambolata. Andrea sta parlando. La partenza dell’indomani, il padre di un suo amico che passerà a prendere il ragazzo olandese di mattina presto per portarlo all’aeroporto. Suo figlio le parla e lei non lo ascolta. Sente ancora sulle mani la presa decisa di Justin e si ripete nella testa quelle parole, quell’invito proibito.«Hai capito ma’?».«Che cosa?».«Quello che ti ho detto, di domani, della partenza».«Sì.. sì.. certo che ho capito, non sono sorda! Ora andate e non fate troppo tardi!».«Ciao mamma!».«Bye Antoniella».Notte fonda.Antonella è stesa nella sua metà di letto matrimoniale e ha gli occhi spalancati.L’altra metà è vuota da circa tre mesi, da quando suo marito se n’è andato con “la stronza”.Da allora le notti sono diventate più fredde, fra gli spifferi della malinconia.Ma non stanotte.Stanotte Antonella non ha freddo. Ripensa a quello che le ha detto il ...
    ... suo ragazzone nero, prima di uscire “Questa notte.. quando Andrea starà dormendo.. sul divano..”.Li ha sentiti rientrare circa mezz’ora fa. Sta aspettando. Aspettando che suo figlio cada addormentato per poi infilarsi di nascosto nella camera di Justin e prendersi una rivincita. Su suo marito, sulla stronza, sul destino che l’ha messa in quella situazione. Le ha svuotato il cuore per poi farle quell’inaspettato, esplosivo, regalo.Non vuole fare l’amore con lui, no, non vuole arrivare a tanto. Vuole solo tornare a brillare, per un istante, vuole regalare a quel ragazzo straniero qualcosa che non dimenticherà mai.Un nuovo sguardo all’orologio «’Fanculo» dice lei e si alza dal letto. Bella come un fantasma, le forme generose accarezzate dalla stoffa leggera della sua bianca camicia da notte. Raggiunge la porta della sua camera e la apre, piano, col respiro improvvisamente instabile, inquieto.La casa è immersa nel buio più totale ma la conosce a memoria, può muoversi anche senza usare gli occhi. I suoi bei piedi nudi che strisciano nel buio, come un’attrice che si muove tra le quinte prima di andare in scena.Trova la maniglia, gonfia le guance e libera un lungo sospiro, la apre.Il tepore della stanza le piomba addosso, impregnato dall’odore di un maschio che dorme. Quel maschio che la vita le ha infilato dentro casa. Dentro la testa. Dentro il cuore.Pochi passi silenziosi, raggiunge il letto. Si inginocchia, lo sente respirare beatamente, solo i giovani dormono così, con questa ...
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