1. Godimenti di giovinezza Cap.1


    Data: 09/07/2020, Categorie: Prime Esperienze Tabù Autore: Maverick1shot, Fonte: xHamster

    ... mezzo. Avrei desiderato tanto sedermi vicino alla ragazzina, che si chiamava Amanda, avrei voluto appoggiare una gamba alla sua, sentire il contatto con il suo corpo, ma purtroppo la fortuna non mi arrise.Arrivati di fronte all’hotel scendemmo dal taxi. Io mi fermai vicino alla portiera per tenerla aperta e favorire la discesa di mamma e figlia. Dopo la mamma che mi ringraziò per la cortesia, attesi che scendesse Amanda. Lei si mosse scivolando col suo culetto sul sedile e così facendo la gonnellina le salì quasi sui fianchi, in modo che quando riuscì ad allungare una gamba per scendere, vidi col cuore in golache era rimasta con le mutandine completamente esposte. Nel momento in cui scese si rese conto che io la stavo guardando, anzi divorando con gli occhi….e che i miei occhi erano calamitati dalle sue mutandine bianche. Quando riuscii a distogliere lo sguardo da quello spettacolo di impareggiabile bellezza ed erotismo, incrociai per un attimo il suo sguardo, che era sorpreso e leggermente imbarazzato.Si era chiaramente accorta dell’interesse con cui avevo assistito alla sua discesa ed era già abbastanza grande per avvertire maliziosamente che avevo gustato con gli occhi la delizia della sua intimità femminile.Salutai i genitori e quindi dissi un frettoloso “ciao” a lei ed alla sorella. Amanda non rispose ma mi fissò ancora….poi si girò e corse via.Quando dopo essere salito in camera mi spogliai e mi misi a letto, l’immagine di Amanda e delle sue gambe nude mi tormentò a ...
    ... lungo…… non potei fare a meno di menarmi alacremente il cazzo e di schizzare pensando a lei….sognando di imbrattare di spruzzi bianchi le sue cosce e le sue candide mutandine.La colazione del mattino veniva servita in un salone molto affollato, ero in ritardo e cercai un tavolo libero, con la segreta speranza di potermi sedere insieme alla famiglia conosciuta la sera prima. Avrei voluto rivedere Amanda, vedere come era vestita, ma non ebbi fortuna. Non li vidi da nessuna parte, quindi feci colazione da solo in un piccolo tavolino vicino al buffet. Mi alzai per cercare della frutta fresca, girando attorno al lungo tavolo in colonna dietro ad altre persone. Dopo alcuni passi ebbi l’impressione che il mio cuore si fermasse…. di fronte a me c’era Amanda, con in mano un piattino di dolci….aveva una blusa azzurra e dei calzoncini bianchi cortissimi ed aderenti che lasciavano completamente scoperte le sue lunghe gambe da gazzella, i biondi capelli sciolti e due occhi azzurri come il cielo….quasi ci scontrammo, eravamo uno contro l’altra in mezzo alla gente. Dopo un attimo di sorpresa il suo viso si illuminò di un sorriso più enigmatico di quello della gioconda di Leonardo…..che subito però si trasformò diventando più deciso ed aperto. Ma non era comunque un sorriso normale, di convenienza…..esprimeva complicità, malizia…sembrava che volesse comunicarmi qualcosa….qualcosa del tipo : “ti sono piaciuta ieri sera, vero?..l’ho capito sai?...e ho pensato anch’io a quello che è successo…come ...