La cliente della pausa pranzo – parte III mio mari - Racconti Erotici

La cliente della pausa pranzo – parte III mio mari

... a guardarmi, nel frattempo diedi vita alle danze. Mi sedetti sul cazzo di mio cognato e con una mano lo indirizzai nel mio culetto stretto, ancora vergine quel giorno. Intanto che salivo e scendevo come da una giostra, la nera mi leccava il clitoride con la punta della lingua. Ripetei più volte l’orgasmo squirtando sul tutto il volto della donna. La obbligai poi ad indossare un cazzo di gomma col cinturino e penetrarmi a pecora mentre segavo contemporaneamente i cazzi dei due fratelli che si erano nel frattempo avvicinati in piedi di fronte a me.Dopo aver fatto sborrare tutte le persone nella stanza e raccolto anche la mia soddisfazione personale, cacciai brutalmente le due donne spingendole con forza fuori dalla porta. Ora che avevo ripreso coscienza di quanto successo ero incazzata nera, ma per il bene del mio matrimonio dovevo lasciare da parte i sentimenti e dimenticare… e così feci